La Basilica di Santa Maria Maggiore venne eretta sulla cripta paleocristiana di San Prisco, primo vescovo di Capua, il quale iniziò la diffusione del cristianesimo. Fu fatta realizzare dal vescovo Simmaco, per ricordare il miracolo verificatosi a Roma quando, in pieno agosto, l’Esquilino fu trovato coperto da uno strato quadrato di neve. Papa Liberio interpretò l’evento come volontà divina di edificare sul posto una chiesa dedicata alla Vergine e intitolata Santa Maria Maggiore, e il vescovo Simmaco volle la stessa cosa per Capua. Secondo la tradizione, fu lo stesso vescovo, muratore di professione, a costruire la chiesa, il cui nucleo originario era composto da tre navate. Le colonne di marmo cipollino provengono dal tempio di Giove. A S. Maria maggiore, nel 781, si fermò Carlo Magno che si recava a Benevento per punire il ribelle Arechi II, ma l’intercessione dei vescovi inviati dallo stesso Arechi convinsero Carlo Magno alla pace e a riconoscere Arechi principe di Benevento.