Al centro del paese, nella piazza dove convergono tutte le vie del borgo antico, sorge la Basilica di Santa Maria Assunta e San Sigismondo. Agli inizi del '900 mons. Agostino Desirelli, parroco di Rivolta d'Adda, diede l'incarico all'arch. Cesare Nava di restaurare la chiesa, a quel tempo in stile barocco e neoclassico, affinché venisse riportata alla sua originaria architettura romanica. I lavori, compresa la costruzione del pronao del 1906, durarono circa un decennio e restituirono all'antico splendore un monumento che gli studiosi considerano un esempio tra i più significativi e interessanti dell'arte lombarda del medioevo. Sui due lati la basilica presenta dei contrafforti tipici delle chiese romaniche e realizzati parte in ceppo e parte in "opus spicatum". Di sicuro interesse per il visitatore è, all'esterno della chiesa, l'abside maggiore. Le finestre strombate, gli archetti, il tetto a ventaglio creano un alternarsi di linee chiare e di solchi oscuri e grigi. Verso l'alto la semicircolarità della costruzione è coronata dall'agile disegno della loggetta fino al ricamo conclusivo degli archetti pensili bordati da un'elegante dentellatura. Qui siamo di fronte a un'abside di rara bellezza che, insieme agli altri elementi sopra descritti, rendono la basilica di Rivolta d'Adda un monumento tra i più straordinari dell'arte romanica lombarda.
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