Nel cuore di Roma questa bellissima chiesa ospita opere di grandi artisti tra cui spiccano due quadri di Michelangelo Merisi da Caravaggio che sono la croceffissione di San Pietro e la Conversione di Saulo (San Paolo) che si trovano nella Cappella Cerasi. Poi di grande pregio artistico è anche la Cappella Chigi disegnata da Raffaello. Altri artisti che hanno lasciato il loro segno in questa chiesa sono Pinturicchio e Bernini.
La Chiesa di Santa Maria del Popolo vede origine nell’anno 1099, secondo una storia colorita di aspetti leggendari che viene narrata dai bassorilievi posti sull’arco sovrastante l’altare. Dove ora sorge la Chiesa, infatti, affondava le radici un albero di pioppo (in latino Populus) cresciuto proprio sopra la tomba dell’imperatore Nerone, che perseguitò i cristiani a cominciare da San Pietro. Il “popolo” temeva la zona considerandola infestata da spiriti demoniaci evocati dallo scheletro di Nerone, e desiderava che un luogo di culto esorcizzasse la piazza così malfamata.
Papa Pasquale II, in seguito ad una apparizione della Madonna che in sogno gli chiedeva di edificare un tempio in suo onore, taglia l’albero “infestato” da spiriti malefici e costruisce la prima chiesina, dedicata alla Madre di Dio e degli uomini, madonna del Popolo. Nel 1256 Papa Alessandro IV promulga la bolla Licet Ecclesiae catholicae con la quale di fatto fonda l’Ordine di Sant’Agostino, unendo ne “La Grande Unione” diversi ordini eremiti. Il primo capitolo del nascente ordine si celebra a Santa Maria del Popolo, che prima di allora era servita dai frati francescani che in cambio ricevettero l’officiatura dell’Ara Coeli.
La chiesa è parrocchia dal secolo XVI, quando papa Pio IV, con il decreto Sacri apostolatus del 1 genaio 1561 creò la parrocchia di Sant’Andrea nella chiesa di Sant’Andrea del Vignola e la unì in perpetuo alla chiesa agostiniana di piazza del Popolo, i cui monaci dovevano occuparsi della parrocchia. Fu papa Pio V che trasferì la parrocchia nella sua sede attuale. La chiesa, dal 1587, è sede del titolo cardinalizio di “Santa Maria del Popolo”. Attuale cardinale titolare è mons Stanislao Dziwisz di Cracovia, che fu segretario particolare di papa Giovanni Paolo II. In occasione del suo insediamento, mons. Stanislao donò una bella immagine del beato Giovanni Paolo II che si venera nella cappella di Santa Rita, a fianco alla santa degli impossibili e a Santa Lucia, cui prima del 1900 la cappella era dedicata.Sisto IV (della Rovere) si impegna con tutte le forze ad edificare la nuova, attuale chiesa (1477).
La luminosa facciata (Baccio Pontelli e Meo del Caprina, o Andrea Bregno ?) esprime l’esigenza di chiarezza e semplicita’ propugnata dagli Agostiniani. Sisto V la rende Parrocchia (una delle piu’ antiche di Roma) e la annovera tra le 7 Chiese da visitare per l’Anno Santo, per ottenere l’indulgenza ai pellegrini (in sostituzione di S. Sebastiano, per i periodi piu’ difficili).
Pinturicchio (fine del 1400) lavoro’ moltissimo alla decorazione della chiesa : restano principalmente la Nativita’ e la volta del Coro.
Alessandro VII (Fabio Chigi), gia’ cardinale titolare della chiesa, in piena sintonia col Bernini da’ luce e lustro (con qualche rimpianto) all’ edificio sacro : interno e cappella Chigi (gioiello architettonico di Raffaello Sanzio).
Bernini e la sua Scuola, sotto Alessandro VII, rinnovarono Roma e S. Maria del Popolo : Abacuc, Cantoria con stemma dei Chigi.