La Basilica parrocchiale di Sant'Andrea delle Fratte, storicamente, artisticamente e religiosamente insigne nella Città Eterna, trae le sue origini intorno all’anno Mille. La primitiva chiesa, denominata Sant’Andrea “infra hortos in Pincis”, titolo successivamente tradotto in quello “delle Fratte” o “degli arbusti”, viene menzionata in molti documenti storici fin dal secolo dodicesimo. Ceduta dal Pontefice Sisto V ai Padri Minimi di San Francesco di Paola, affinché assumessero l’ufficiatura e il governo (1585), a favore dell’edificio fu subito deliberata e intrapresa la totale ricostruzione perché fatiscente. I lavori, iniziati nel 1604, su disegno di Gaspare Guerra, furono proseguiti dal Borromini tra il 1653 e il 1655 e completati successivamente da Mattia De Rossi. Il grande prodigio dell’apparizione della Vergine, il 20 gennaio 1842, all’ebreo miscredente Alfonso Ratisbonne ha inciso profondamente nella storia di questa chiesa ubicata nel cuore del centro storico di Roma, facendola assurgere a Basilica e a Santuario mariano. Una tela, molto venerata dalla pietà popolare, illustra la Vergine Maria nell’atto dell’apparizione al Ratisbonne e per le numerose conversioni che si registrarono dinanzi a questa veneratissima immagine, Papa Benedetto XV denominò questo Tempio “la Lourdes romana”.