BASILICA DI SAN SOSSIO

FRATTAMAGGIORE, NAPOLI

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BASILICA DI SAN SOSSIO
La chiesa di S. Sossio è, nel suo aspetto attuale, il risultato di diverse trasformazioni ed ampliamenti messi in atto nel corso dei secoli. Il suo impianto originario risale molto probabilmente al X secolo, quando essa era una basilica di stile romanico, ma certamente fu ricostruita alla fine del XIV secolo nelle forme del gotico napoletano. Nel 1522 la chiesa fu ricostruita a tre navate e nel corso del Settecento fu oggetto di restauri. Nel 1894, nel corso di successivi interventi di restauro diretti dagli architetti D'Amora e Buongiorno, sotto le decorazioni e gli stucchi di epoca barocca ritornarono alla luce le forme in stile gotico dell'antico tempio. In seguito la chiesa subì ulteriori lavori durante i quali fu arricchita con altari, dipinti e marmi pregiati. Nel 1945 la chiesa subì un terribile incendio che distrusse gran parte del patrimonio artistico in essa presente. Dall'incendio si salvarono il portale cinquecentesco, il cappellone di S. Sossio ed il fonte battesimale. I lavori per la ricostruzione della chiesa furono eseguiti sotto la direzione dell'architetto Mario Zampino della Soprintendenza di Napoli e successivamente, negli anni '70, un ulteriore intervento condusse all'edificazione della nuova sagrestia. Nuovi restauri a cura dell'architetto Mario Zampino furono eseguiti per riparare i notevoli danni che la chiesa subì in seguito al sisma del 1980. Accanto alla chiesa sorge il campanile, costruito nel 1598, riedificato nel 1698 in seguito al crollo dovuto ad un terremoto e infine restaurato nel 1840. Descrizione La chiesa di S. Sossio ha pianta a croce latina coperta da capriate lignee di epoca trecentesca, che si articola con una navata centrale e due navate laterali con cinque cappelle per lato. La navata centrale è scandita dal ritmo degli slanciati piedritti con semicolonne in piperno che sorreggono archi a tutto sesto. Sopra di essi si aprono finestroni ad arco con vetrate policrome. Sul fondo della navata si apre l'abside, preceduta da un arco trionfale a tutto sesto. L'ampio sagrato antistante la chiesa è sopraelevato rispetto alla quota della piazza e raggiungibile tramite una scalinata in piperno. La facciata della chiesa, tripartita e a due ordini terminanti con un timpano curvilineo, risale al 1854 ed è caratterizzata da uno stile barocco contrastante con la semplicità dell'interno. All'interno si accede tramite un portale rinascimentale in marmo realizzato nel 1564, come ricordato nell'iscrizione ad esso soprastante. Il portale è costituito da due colonne che sorreggono un architrave sul cui poggia un timpano ricurvo spezzato. Ai lati del portale si aprono altri due ingressi, incorniciati in piperno e sormontati da una nicchia semicircolare. L'ordine superiore della facciata presenta nella campata centrale un finestrone sormontato da un timpano ricurvo e nelle campate laterali nicchie che contengono le statue dei Santi. Sulla destra della facciata è ubicato il campanile a pianta quadrata e concluso da un tamburo ottagonale su cui poggia una cupola a cuspide maiolicata La parete dell'abside ospita un grandioso mosaico raffigurante la gloria della Vergine, opera dell'arch. Enrico Gaudenzi, realizzato nel 1955Sulla destra della navata centrale, dopo le prime due cappelle vi è il cappellone ove sono conservate le sacre reliquie di S. Sossio e S. Severino, costruito nel 1873 ed ampliato durante i lavori di restauro del 1894. Sopra l'altare di pregevole fattura, decorato da marmi policromi e raffinati elementi lapidei, è collocato un dipinto raffigurante La sepoltura di S. Sossio, opera del Maldarelli. Sulla sinistra e sulla destra di esso vi son due tele, opera di Saverio Altamura, raffiguranti S. Gennaro che abbraccia S. Sossio e S. Severino che riceve le reliquie di S. Giovanni Battista sulle rive del Danubio.
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