La basilica dove fu sepolto il martire San Saturnino nel 304, patrono di Cagliari ed Isili e co-patrono di Ussana, e a Lui dedicata conserva le sembianze originali di martyrium. È la più antica chiesa del capoluogo, V secolo, e la prima menzione si incontra nella biografia di Fulgenzio vescovo di Ruspe, esiliato in Sardegna dal re vandalico Trasamondo (496-523), che si trattenne a Cagliari per fondarvi un nuovo monastero 'iuxta basilicam sancti martyris Saturnini'.
Insieme alla vasta necropoli, sopra cui è sorta, è uno dei più importanti complessi paleocristiani del Mediterraneo. Gli scavi hanno riesumato sepolture di età romana e bizantina. La basilica venne ceduta tra il 1089-90 ai Vittorini diventando un centro molto attivo per la diffusione della culturale.