BALUARDO A SAN GIORGIO O ALLA FONTE DELLA GINEVRA

FIRENZE

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BALUARDO A SAN GIORGIO O ALLA FONTE DELLA GINEVRA
"Il Baluardo di San Giorgio è un terrazzamento trapezoidale, da cui si gode una vista spettacolare, chiamato anche alla Fonte della Ginevra per la vicinanza di una sorgente, detta della Ginevra, costruito dopo nel 1552 per volere di Cosimo I su progetto di Giuliano di Baccio d’Agnolo su uno dei bastioni eretti da Michelangelo in occasione dell’assedio di Firenze del 1529-30, s’inserisce in un massiccio intervento di potenziamento militare della città, insieme con altri baluardi, ormai scomparsi, destinati a rafforzare alcuni punti chiave lungo la cinta medievale della città (Baluardo di San Gallo, esterno alla Porta a San Gallo; Baluardo ai Tre Canti, esterno alle mura all’altezza di Via della Mattonaia; Baluardo di Mongibello, presso la Pescaia di San Niccolò; Baluardo della Serpe, a ridosso dell’ancora esistente Torre della Serpe; Baluardo dei Mulini, tra il Prato e l’Arno). Il Baluardo di San Giorgio - che è l'unico rimasto - sarà addossato proprio a quel tratto delle mura. Di forma trapezoidale, si addossa ad un tratto delle mura medievali cittadine che dalla Porta di San Giorgio discende fino a quella a San Miniato. Questo tratto appartiene alla cerchia del 1258, La cinta fu in questo punto rivista e restaurata, ma non mutata nel percorso, al momento della costruzione dell’ultima cerchia tra la fine del ‘200 e i primi del ‘300. Il baluardo ingloba una delle torri e un tratto fortemente angolato delle mura stesse; proprio qui si conservano alcune cannoniere tagliate nella muratura medievale, durante la realizzazione del bastione michelangiolesco o durante il rafforzamento e la revisione di questa struttura voluta da Cosimo I. Il baluardo aveva una terrazza, corrispondente circa al piano di calpestio attuale, destinata alle azioni di controllo e di offesa, con artiglierie in postazione; qui era forse conservata fin dall’inizio anche una cisterna per le necessità dei soldati e dei cannoni stessi che andavano raffreddati. Curiosità: Questo Baluardo però non sarà mai utilizzato: Firenze, infatti, dopo l’assedio del 1529 non ha mai più subito attacchi o invasioni nemiche. Una delle più antiche rappresentazioni del baluardo è nell’affresco L’assedio di Firenze di Giorgio Vasari e Giovanni Stridano (1558-1562, Firenze, Palazzo Vecchio, Sala di Clemente VII); si tratta di un’ampia vista di Firenze da sud, con la raffigurazione in dettaglio delle fortificazioni medievali e dei bastioni michelangioleschi che peraltro, al momento dell’esecuzione dell’affresco, erano già stati modificati e ricostruiti per volontà di Cosimo I."
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