BAIA DI SOVERATO

SOVERATO, CATANZARO

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BAIA DI SOVERATO
Il Parco Marino Regionale “Baia di Soverato” istituito nel 2008, oltre ad essere il guardiano naturale di numerosi reperti archeologici, ospita specie protette come il pesce ago, il mollusco gigante Tonna Galea ed in particolare l’Hippocampus Hippocampus e l’Hippocampus guttulus, unici due esemplari di cavallucci marini presenti nei mari italiani e simbolo della splendida Soverato, non a caso denominata “Perla dello Ionio”. La cittadina di circa 9.000 abitanti, Bandiera blu 2020 per il quarto anno consecutivo, rappresenta un esempio di comune virtuoso, attento alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle proprie bellezze. Infatti, a parte godere dei chilometri di sabbia bianca e del blu intenso che caratterizza il golfo di Squillace sul quale si affaccia, preserva innumerevoli sorprese. Oltre due chilometri di lungomare, fanno da centro nevralgico estivo di mercatini, ristoranti, locali, attrazioni artistiche e ludiche. La passeggiata sulla pavimentazione dal profumo brasiliano, è resa ancora più suggestiva dalla fioritura dell’albero del Corallo (erythrina crista-galli) e dalla pineta che costeggiante. Dall'alto domina la Torre di Carlo V o Turrazzo, rarissima struttura militare a base quadrate (non ovali) rimasta integra, eretta per l’avvistamento a difesa dei turchi nel XVI dai Borboni. Poco distante il Giardino Botanico Santicelli, un belvedere verde con oltre mille specie di piante mediterranee ed esotiche, alcune in via di estinzione. Tornando verso il mare, in località San Nicola, la zona archeologica di Poliporto include le “tombe Sicule” e quel che sembra essere stato un porto romano. Lo confermano i basamenti di magazzini (horrea), in seguito trasformati in cave per macine, di cui sono ancora visibili le forme nella roccia camminando verso “la Scarpina” e i resti di un grosso dolium, recipiente in cui gli antichi conservavano il vino, il grano e alcune monete. Nella campagna limitrofa, il sito archeologico di "Soverato Vecchia” distrutta dal terremoto del 1783, con una sosta obbligatoria alla “Pietà” di Antonello Gagini, prezioso esemplare di arte rinascimentale in marmo bianco della Vergine Maria con in grembo il Cristo morto, conservato nella chiesa di Maria Santissima Addolorata di Soverato Superiore e del quale l’anno prossimo verranno celebrati i 500 anni. Un appuntamento imperdibile è la seconda domenica di agosto per la festa della Madonna di Porto Salvo, quando il sacro e il profano si fondono insieme per replicare un’antica tradizione in cui i marinai, dopo aver percorso le vie cittadine, accompagnano la Madonna su un peschereccio addobbato, in una suggestiva processione di barche per la benedizione del mare e al suo passaggio è rito tuffarsi per ricevere protezione. Puntualmente si conclude con l’attesissima gara pirotecnica sull’acqua, in cui due lidi storici si contendono il primato, da godere in spiaggia con un drink in compagnia. E poi trekking, vela, musica, teatro, sport, eccezionalmente nello stesso luogo s’intrecciano natura, arte, storia e cultura, un variegato tesoro da scoprire in ogni periodo dell’anno, perché la Baia di Soverato è uno scrigno che non custodisce solo mare.
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