Il cosiddetto Auditorium di Mecenate, così identificato appena scoperto a causa della presenza di una gradinata nell'abside, è stato riconosciuto in realtà come il Ninfeo di un grande triclinio estivo nella vasta e lussuosa residenza di Mecenate, il famoso statista collaboratore ed amico di Augusto. Alla sua funzione di triclinio infatti richiamano sia i versi del poeta greco Callimaco, dipinti sulla parete esterna dell'emiciclo, che alludono agli effetti del vino durante un simposio, sia la ricca decorazione delle nicchie affrescate con elementi mitologici e motivi ornamentali e naturalistici che davano agli ospiti l'impressione di affacciarsi su lussureggianti giardini.