Sulla collina di Poggio Gramignano sono presenti i ruderi di un’imponente villa rustica romana, una grande fattoria risalente al I sec. a.C., oggetto di diverse campagne di scavo archeologico. Essa sorge in posizione panoramica su alcuni terrazzamenti digradanti verso sud-ovest: finora è stata scavata una porzione della pars urbana (settore riservato al dominus, il padrone), il cui ambiente principale è una grande sala colonnata con funzioni di rappresentanza, munita di una rara copertura troncopiramidale e qualificata da ricche decorazioni parietali e pavimentali, e una porzione della pars rustica e fructuaria (settore riservato agli schiavi e alla lavorazione dei prodotti). Nel V secolo d.C., dopo il collasso di molte strutture della villa, la parte produttiva viene destinata a uso cimiteriale e ospita decine di sepolture di bambini, la cui morte fu causata da un’epidemia di malaria. Gli interessanti reperti scavati sono esposti presso l’antiquarium cittadino.