AREA ARCHEOLOGICA DI CASTELSECCO

AREZZO

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AREA ARCHEOLOGICA DI CASTELSECCO
L'unicità del sito archeologico di Castelsecco è che racconta la storia e la vita degli Etruschi non dai reperti trovati nelle tombe, cioè attraverso i morti, ma attraverso la vita. Castelsecco era il sacrario più importante dell'Etruria, dedicato alle dee Tinia, Uni e Turan, dee della vita, dell'amore e della felicità. Testimonianza di questo si hanno dalle numerose statue fittili di bambini in fasce ritrovate ed attualmente esposte presso il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate di Arezzo. Il sito archeologico si può definire il colle dell'amore, della vita e della fertilità, la celebrazione della donna nella sua accezione più elevata. Nel 1976, dopo che il teatro fu scavato dal professor Guglielmo Maetzke, fu inserito dall'UNESCO fra i tesori dell'umanità. Nel 1986, dopo una visita di un ispettore dell'UNESCO, fu depennato per indegnità visto il degrado e lo scempio in cui si trovava il sito: spine, rovi, malavita, discariche abusive, il peggio di tutto e bene ha fatto il Professor Maetzke a reinterrarlo per preservarlo da ulteriore scempio e abbandono più totale, nella speranza che in tempi futuri fosse di nuovo riscoperto e valorizzato per ciò che merita. Nel 2011 l'UNESCO ha inserito Castelsecco fra i suoi ventotto Luoghi simboli di pace del mondo, simbolo di pace proprio perché dedicato all'amore ed alla vita. Questo è lo scopo dell'Associazione Castelsecco che speriamo di condividere con sempre più persone.
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