L’imponente complesso termale, di tipo “pompeiano”, risale al I sec. a.C., anche se intorno al II sec. d.C. alcune parti del monumento subirono delle modifiche. Dal IV sec. d.C. subì un’intensa attività di spoliazione; tra V e VII sec. d.C. l'area fu utilizzata come luogo di sepoltura, forse in connessione con l’arrivo dei Longobardi. Sono stati scavati 60 ambienti su oltre 6.000 mq, che sono, tuttavia, solo una parte dell’intero monumento. Sono stati individuati tre ingressi e due grandi frigidaria, che lasciano ipotizzare un utilizzo simultaneo da parte di uomini e donne. Sono state, inoltre, portate alla luce due vasche per bagni in acqua fredda. La vasca sud conserva le lastre marmoree di rivestimento e gli intonaci dipinti, oltre a una testa di Ercole barbato con leontè. Dal frigidarium si accedeva al settore con gli ambienti riscaldati. Gli scavi hanno portato alla luce anche il tepidarium, diversi calidaria, una piscina, la latrina delle terme e molti splendidi mosaici.