Si deve al vescovo Angelo Maria Querini il completamento del Palazzo vescovile, allorchè nel 1737 l’architetto Giovan Battista Marchetti terminò l’ala sul cortile a sud con la cancellata ed il monumentale portale classico. Stando alle fonti, esisteva già un’abitazione del vescovo nell’XI secolo, ma locata più ad occidente e demolita in epoca viscontea, per erigere fossa e cinta muraria della Cittadella Nuova.