Soffian più forte gl'invocati venti
e, già vicino, il porto s'apre e appare
sull'alto colle il tempio di Minerva.
Calano i miei le vele e al lido volgono
ove s'incurva in arco il flutto euroo
il porto biancheggiante ai salsi spruzzi
dell'opposta scogliera onde si cela.
Dall'altra parte due turriti scogli
allungano le braccia in doppio muro:
lungi s'arretra dalla spiaggia il tempio. (Eneide - libro III, Virgilio)
Recenti scavi (effettuati nella parte alta di Castro) hanno portato alla luce ricordi di un passato epico: il rinvenimento di una statuetta votiva dedicata alla dea Atena Frigia (Minerva per i romani) e di particolari elementi decorativi da solide basi per sostenere che, proprio qui, Virgilio volle far approdare il suo eroe.
Nell'antichità, Castro era conosciuta con il nome di Castrum Minerva,a testimonianza della devozione della cittadina alla dea. Nella parte più alta del paese, sorgeva il tempio dedicato alla dea. Esso era ben visibile dal mare, come lo stesso Virgilio descrive.
Castro riporta i segni del passaggio di numerose popolazioni; ciascuna di esse ha arricchito l'architettura e le tradizioni del paese.