La storia L 'Antico Mulino –RiseriaS. Giovanni è l'unica testimonianza, nella provincia di Vercelli, di riseria azionata dalla forza motrice dell'acqua. La sua attività produttiva si è conclusa nei primi anni '90, non potendo reggere la concorrenza degli impianti industriali d'avanguardia. Dal 2004 l'intero complesso fa parte dell' ECOMUSEO DELLE TERRE D'ACQUA. La costruzione del Mulino San Giovanni è contemporanea a quella della roggia Camera, scavata per volere del Marchese Guglielmo VIII del Monferrato a partire dal 1465. A quell'epoca il Mulino era detto da Po per la vicinanza al grande Fiume. Ricostruito nel 1617, in seguito alle distruzioni subite dal territorio fontanettese, durante le guerre tra Francesi, Spagnoli e Marchesi del Monferrato, fu chiamato Mulino Nuovo. Come molti altri mulini della pianura risicola, anche il Mulino S. Giovanni col passare dei secoli, perse la sua funzione legata alla molitura dei cereali e fu adattato per la lavorazione del riso. Già nel Catasto del 1699 era indicato come pista, a dimostrare che una parte della sua forza idraulica, ottenuta per mezzo di una ruota a pale, era impiegata per la lavorazione del riso. Fino alla prima metà del '900 mulino e riseria erano proprietà della nobile famiglia Tournon; dal 1956 la proprietà è passata alla famiglia Gardano, già mugnai da cinque generazioni. Mulino e riseria, collegati da una passerella, ricevevano la forza motrice non più dalla ruota a pale, ma dalla turbina Francis che ancora oggi alimenta l'impianto. Nel 1911 il vecchio mulino fu dismesso ed alcune delle sue macchine furono impiantate nella nuova riseria che rimase funzionante ad acqua fino al 1992. Dal 2004 le Istituzioni del territorio si fanno carico, in parte, dell'antico Mulino promuovendone la peculiarità storico ambientale. Alcuni format televisivi tra i quali: Sereno Variabile, Linea Verde, Bell'Italia e Geo&Geo hanno dato rilievo, a livello nazionale, al Mulino-Riseria San Giovanni.