Le Mura Medievali di Asti costituiscono un importante esempio di architettura difensiva urbana in Piemonte, simbolo della potenza economica e politica della città nel Medioevo. La loro costruzione, avviata nel XII secolo, si inserisce nel contesto dell’affermazione di Asti come centro commerciale e bancario, crocevia per i commerci tra l'Italia e la Francia, lungo la Via Fulvia, importante collegamento tra la Pianura Padana e le regioni transalpine. Realizzate principalmente in laterizio, le Mura abbracciavano un perimetro di circa 3,5 chilometri, delineando i confini del nucleo urbano e proteggendo gli abitanti da attacchi esterni. Tra i protagonisti della costruzione delle Mura vi fu Bonifacio I del Monferrato (1150 – 1207), signore dell’importante dinastia degli Aleramici, che contribuì a fortificare la città durante le frequenti contese tra guelfi e ghibellini e i conflitti con il Ducato di Milano. Il tracciato delle Mura era intervallato da imponenti torri quadrate e rotonde, oltre che da bastioni, che ne rafforzavano la capacità difensiva. Nel corso del XIII e XIV secolo, il sistema murario fu ampliato e adattato alle nuove esigenze belliche, con l’integrazione di fossati e fortificazioni supplementari. Le porte cittadine, tra cui Porta San Giuliano e Porta Torino, costituivano punti strategici per il controllo dei flussi in entrata e in uscita, nonché espressioni tangibili del prestigio della città, decorate con elementi architettonici che sottolineavano il potere del Comune. Con l’introduzione delle artiglierie nel Rinascimento, il sistema murario perse gradualmente la sua funzione difensiva, diventando un confine più simbolico che pratico. Nei secoli successivi, in particolare durante il XIX secolo, diverse porzioni delle Mura furono abbattute per lasciare spazio all’espansione urbana e per il riutilizzo dei materiali da costruzione. Nonostante queste trasformazioni, alcuni tratti significativi delle Mura sono ancora oggi visibili in diverse aree della città. Uno dei tratti più estesi si trova in corrispondenza di viale dei Partigiani, dove si possono osservare lunghe porzioni di muratura affiancate da un percorso, il quale, se riqualificato, potrebbe costituire un importante valore aggiunto per la fruizione del bene. Un altro segmento rilevante si trova presso la Torre Rossa, un’antica struttura di epoca romana riutilizzata e integrata nel sistema difensivo medievale. In via del Varrone, invece, sono visibili i resti di una delle torri meglio conservate, testimonianza della capacità tecnica delle maestranze medievali. Infine, nel Rione San Secondo, si possono ancora apprezzare frammenti del fossato e delle basi murarie, che offrono un’idea della grandiosità del complesso originario. Tali resti costituiscono un patrimonio storico e identitario di grande valore, che merita di essere maggiormente conosciuto anche attraverso un processo di valorizzazione che includa progetti di riqualificazione capaci di far dialogare passato e presente. Le Mura di Asti non sono solo memoria di un’epoca lontana, bensì un potenziale punto di riferimento per il turismo e per il rafforzamento del senso di comunità locale.
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