La chiesa della SS. Annunziata, sita nel borgodi Pellegrina, è stata edificata intorno al 1620 da Francesco Ruffo II duca di Bagnara, su un territorio fino ad allora vergine.Edificata come cappella gentilizia, dono di nozze insieme alla vicina villa alla moglie Imara Ruffo, figlia di Vincenzo IX conte di Sinopoli, può essere oggi ammirata, in conseguenza del terremoto del 1908, sotto forma di rudere. Intorno alla chiesa ed alla villa è nato il villaggio di Pellegrina. La chiesa fu successivamente donata dalla famiglia Ruffo al popolo pellegrinese diventando Economia Curata; il 7 luglio del 1901, re Vittorio Emanuele III, concesse il Regio Assenso per la trasformazione della chiesa in parrocchia.La famiglia Ruffo, per la particolare devozione da sempre avuta per la Vergine Annunziata, fece apporre sull'altare maggiore una Sacra Tela raffigurante l'Annunciazione risalente alla meta del '700, ancora oggi esposta al culto nella nuova chiesa parrocchiale. All’interno di questa chiesa è stata fondata, con decreto del re Ferdinando II di Borbone, in data 12 aprile 1859 la confraternita di Maria SS. Annunziata.La chiesa si presenta in stile lineare monumentale di grande semplicità, con interno a sala, terminante con la parete absidale a sezione circolare, dove si trova posizionato l’altare maggiore. La tipologia costruttiva è costituita da murature portanti realizzate in pietre alternate a filari di mattoni, irrigidite alla testa da “catene” in ferro; la copertura era a capriate in legno e manto in tegole laterizie, nella zona absidale esisteva una semicalotta, anch’essa coperta con travi in legno e tegole. Il campanile, a base quadrata, si erge come corpo separato alla sinistra del prospetto principale. La facciata è in perfetto stile monumentale tardo rinascimentale, con zoccolatura e cornice orizzontale sopra il portale, ai lati esterni fregiata con un bugnato angolare a sporgenze e rientranze alternate, sopra la cornice due lesene che portano all’imposta della copertura, completata dall’ampio frontone triangolare e rifinita con semplice intonaco. Presenta un’ampia apertura d’ingresso, con un portale lapideo sormontato da uno dei due modiglioni originari a doppia voluta a reggere un’ampia cornice.