Relitto di ontaneta di fondovalle solcata da una risorgiva, il rio Resenzuola, che rappresenta una tipologia fluviale assai rara in Trentino sia per il flusso idrico sia per le elevate condizioni di naturalità. Il sito naturalistico Ampliamento Biotopo Sorgente Resenzuola si trova nel territorio del comune di Grigno Valsugana (TN) e si estende su una superficie di circa 6 ettari a valle di una azienda Ittica fino alla confluenza con il fiume Brenta. La tipologia ambientale è caratterizzata dalla presenza di boschi igrofili di ontano nero (Alnus glutinosa), ontano bianco (Alnus incana) e frassino maggiore (Fraxinus excelsior), da alcune specie di salice tra cui il salice bianco (Salix alba), da prati umidi e dal canneto di cannuccia palustre. Lungo il corso della risorgiva fino alla sua immissione nel fiume Brenta, si sviluppa una biocenosi acquatica ricca sia in termini qualitativi sia quantitativi. La numerosa comunità di macroinvertebrati bentonici è caratterizzata dalla dominanza di efemerotteri, cui seguono plecotteri, ditteri e tricotteri. Molto ben rappresentati sono gli odonati (libellule), favoriti dall’abbondanza di vegetazione acquatica e dai tratti a lento scorrimento. La buona qualità delle acque correnti e l’integrità dell’ecosistema fluviale è comprovata dalla presenza della lampreda padana (Lethenteron zanandrei) e da una peculiare fauna ittica che vede tra i suoi rappresentanti di maggior spicco la trota marmorata (Salmo (trutta) marmoratus) e lo scazzone (Cottus gobio). Rilevante è anche il valore ornitologico dell’area, ove sono presenti specie tipiche degli ambienti umidi, quali il germano reale (Anas plathrhynchos), il porciglione (Rallus aquaticus), la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) e il martin pescatore (Alcedo atthis). Inoltre l’Ampliamento Biotopo Sorgente Resenzuola rappresenta un luogo sia di sosta e alimentazione per gli uccelli durante la migrazione sia di ingrasso e muta dei piccoli passeriformi nel periodo post-riproduttivo. Questo sito è di vitale importanza per la presenza di diverse specie di Rettili e Anfibi, fra cui la non comune raganella (Hyla intermedia) e la salamandra pezzata (Salamandra salamandra). L’area riveste anche un elevato interesse culturale poiché conserva gelosamente al suo interno un vecchio mulino, che vede impresso sulle sue mura la data del 1884. Questo storico edificio, chiamato Mulino dei Meni, fino agli inizi degli anni settanta del secolo scorso, macinava il mais per ottenere la farina, alimento molto presente nella cultura alimentare del posto.