Città d'Arte sita a 1000 mt. s.l.m. Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2003, membro dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo, ricca di monumenti, meta di turismo sia estivo che invernale, con gli impianti di risalita di Campo Stella (mt. 1700) ed un ottima prospettiva di sviluppo grazie al progetto dei nuovi impianti sciistici della Vallonina. Conta circa tremila abitanti ed è situata in Provincia di Rieti, alle falde del massiccio del Terminillo. Fondata per ordine del Re di Napoli Carlo I d'Angiò sul sito del Castello di Ripa di Corno. Il nome originario, Gonessa, trae origine dalla francese Gonesse, cittadina a 15 km. da Parigi, patria d'origine dei sovrani angioini, con la quale esiste dal 1981 un solido gemellaggio. Lo sviluppo urbanistico di Leonessa conserva sostanzialmente leggibili, sia pure non più integri, i caratteri propri della città di fondazione: fin dai primi decenni del XIII secolo gli abitanti confluiti dalle ville del Gastaldato spoletino, intrapresero la costruzione delle loro abitazioni fatto il disegno della terra, grandezza, strade e piazze, stando alla testimonianza di un antico manoscritto. L'atto ufficiale di fondazione risale al 16 luglio 1278: a partire da tale data, l'abitato si sviluppò radialmente intorno alla piazza centrale, da cui si diramavano le otto vie principali. L'agglomerato urbano si sviluppò dapprima lungo l'asse est-ovest dando vita solo in un secondo momento all'asse longitudinale che lascia ad ogni modo riconoscere l'influenza indiretta del classico impianto del castrum romano. Benchè manchino fonti documentarie esaurienti, le fonti materiali sono sufficienti a comprendere Leonessa fra le città di fondazione che possono vantare una progettazione organica, coerente con gli intenti dei promotori ed i bisogni dei suoi abitanti. Il piano urbanistico della terra di Leonessa va attribuito all'opera di Pietro d'Angicourt, valente architetto e fidato collaboratore di Carlo d'Angiò. Quanto all'organizzazione interna, essa fu di natura essenzialmente confederativa. Furono istituiti sei rioni detti Sesti, cui furono aggregate le ville del territorio, che avevano partecipato alla fondazione della nuova città. Il Sesto fu insieme suddivisione di territorio ed organo amministrativo, ed ebbe una decisa funzione sociale e politica. I Sesti sono di recente tornati protagonisti della storia di Leonessa come partecipanti alla Rievocazione Storica del Palio del Velluto, che si tiene ogni anno in prossimità del 29 Giugno, Festa dei SS. Pietro e Paolo. Palio che ebbe luogo almeno dal 1464 e che venne sospeso nel 1557 per i gravi fatti di sangue verificatisi. Oggi la manifestazione riveste un ruolo di promozione turistica, con il corteo storico in splendidi costumi rinascimentali, con il concorso equestre, con i giochi popolari, con gli spettacoli di musica e arte varia che ne fanno degna cornice, con l'apertura delle taverne ove si possono degustare i sapori tradizionali di antichissime ricette locali. Ubicata sin dalle origini in una zona strategica di confine, Leonessa è stata oggetto di numerose concessioni di autonomia amministrativa da parte dei regnanti, fino ad essere infeudata e ceduta nel 1539 a Madama Margherita d'Austria, figlia dell'Imperatore Carlo V e sposa di Ottavio Farnese. Dopo il periodo di stagnazione economica che caratterizzò il Seicento, nel 1731 venne reintegrata nel Regno di Napoli, per tornare libero comune nel 1806. Assoggettata alla Provincia dell'Aquila, nell'Abruzzo Ulteriore Secondo, fu annessa alla costituenda Provincia di Rieti nel 1927. All'ingresso nord della città si erge la Porta Spoletina, uno degli accessi della cerchia muraria, ad est la Porta Aquilana, dove si possono ancora ammirare le originali strutture lignee. Le antiche mura, che ad ovest si ricollegano alla Fonte della Ripa, originario nucleo dell'abitato, proseguivano fino alla Torre Angioina, a 1200 mt., che si erge tuttora sopra Leonessa, raggiungibile a piedi attraverso un sentiero a