Là, tra le montagne del Lagorai, a quota 1336 s.l.m, incastonate nella Val Calamento, vi è Musiera.
Un altopiano, in antichità paludoso, ma in seguito bonificato ed immerso tra i boschi, conifere, faggi, chalet, casette di legno per le vacanze, parco giochi, campi da pallavolo e da bocce, ma anche di storia della Grande Guerra e dell'occupazione austriaca e di attività sportive, come la pesca e il ciclismo.
Meraviglioso e magico, anche d'inverno.
Qui sono racchiusi i ricordi più belli delle mie estati, trascorse tra i suoi paesaggi, le risate, le tante avventure vissute in mezzo alla natura, tra la spensieratezza che solo l'infanzia sa offrirti.
Qui è nata la mia passione per la montagna e per quel senso di benessere che ti fa staccare dalla realtà quotidiana, con la sensazione di vivere in un altro mondo di pace e tranquillità.
Ora, a causa della tempesta Vaia, questo luogo piange i suoi figli alberi, tanto spesso invasi dal bostrico, e grida abbandono.
E da qui, nasce in me la speranza, di vedere, tra qualche anno, il bosco rinato e folto di alberi e, come una fenice che rinasce dalle sue ceneri, risplendere orgoglioso come un tempo.