Il grande corte di Rugno era un maggengo di Cossogno, la cui esistenza è citata in antiche pergamene fin dal 1300. Ancora negli anni Cinquanta era regolarmente frequentato da montanari che praticavano una superstite pastorizia. Gli edifici sono, dunque, legati alla vita degli alpeggi. Essi sono stati recuperati dai discendenti degli alpigiani e costituiscono un esempio vivo di tradizionale villeggiatura rurale. Rugno è, infatti, praticata tutto l'anno. L'oratorio della Madonna del Buon Consiglio sorge vicino al sovrastante sasso del falò. Ogni anno si celebra una tradizionale festa, a fine luglio. La splendida conca di Aurelio era utilizzata nei secoli scorsi per il pascolo del bestiame. In dialetto l'alpeggio è detto Vrei ed è costituito da un insieme di piccoli agglomerati, distribuiti nellampia conca prativa, assumendo nomi caratteristici derivati dai luoghi o dai proprietari. Si ha, così il Corte della Chiesa (Curt dla gesa) e l'Alpe Grandi, probabilmente dal cognome Del Grande di una famiglia ungiaschese. Ai pascoli comunitari degli alpigiani di Cossogno si unirono, infatti, terreni privati acquistati dagli abitanti della più vicina Ungiasca, frazione di Cossogno. L'edificio più imponente della conca di Aurelio è la fattoria dei Nicolini ancora in buono stato di conservazione.