Entrare in questo luogo significa immergersi nel passato, in una bella quanto rara architettura fiorentina del Novecento; scoprire un’oasi verde e una preziosa collezione botanica; conoscere la storia e l’evoluzione di un’istituzione che ha rappresentato, per oltre un secolo, un ponte con “l’Oltremare”; riflettere sull’attualità del tema del rapporto tra l’uomo e lo sfruttamento del suolo e dei suoi prodotti. Il vasto edificio che si affaccia su via Cocchi e che si impone per la sobria ed elegante architettura moderna e le monumentali figure di tema coloniale sulla facciata (opera di Mario Moschi) è oggi sede fiorentina dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Quando venne terminato, nel 1941, su progetto di Aurelio Ghersi, era destinato ad accogliere l’Istituto agronomico per l'Africa Italiana, dal 1959 Istituto Agronomico per l’Oltremare. Al gusto novecentista degli esterni corrispondono gli arredi interni, appositamente progettati, ele decorazioni con motivi esotici