CAPPELLA DI SAN NICOLA DEI GRECI

SCALEA, COSENZA

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CAPPELLA DI SAN NICOLA DEI GRECI
La cappella in origine apparteneva al monastero di San Nicola dei Siracusani, fondato da religiosi giunti dalla Sicilia dopo la conquista musulmana dell’isola (878). Il piccolo edificio a navata unica conserva frammenti di affreschi disposti su più strati, risalenti ad epoche diverse, dal X secolo al XIV. Nella piccola abside restano le immagini del Titolare in cattedra, con i Santi Basilio, Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo. Nelle pareti sono ancora riconoscibili i volti di San Lorenzo e del profeta Ezechiele. La chiesetta, in cui veniva officiato il rito greco-bizantino, è documentata come luogo di culto fino al Quattrocento. In seguito fu adibita in “spedale”, dove trovavano ospitalità persone povere e di passaggio. La riconversione dell’immobile comportò delle modifiche che contribuirono a rovinare gli affreschi. Nel 1817 fu pure utilizzata come luogo di sepoltura durante l’epidemia di tifo. In epoca più recente venne trasformata in frantoio, ma poi abbandonata e ridotta a discarica. Fu infine salvata in extremis con l’intervento compiuto nel 1976 dalla Soprintendenza di Cosenza. Purtroppo oggi di questo antico splendore resta ben poco. A Scalea abbiamo il privilegio di custodire ancora alcuni ruderi e i resti degli affreschi che ritraggono i santi Nicola e Lorenzo e il profeta Ezechiele. A questo punto ti diamo un suggerimento in più: la cappella attualmente è proprietà privata, se ti trovi in difficoltà e non riesci a entrare, ti consigliamo di contattare l’ufficio turistico locale o di fermarti a chiedere a qualcuno del luogo per programmare l’apertura.
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