L'acquedotto del Nottolini è un acquedotto di stile romano situato a Lucca e realizzato dall'ingegnere e artista lucchese Lorenzo Nottolini. Nel 1822, Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, deliberò la costruzione dell'acquedotto investendo di tale compito il regio architetto Lorenzo Nottolini. I lavori iniziarono nel 1823 e durarono sino al 1851 a causa di alcune interruzioni. Ad oggi l'acquedotto è ancora architettonicamente integro (salvo nel tratto attraversato dall'autostrada A11), ma non è più utilizzato come mezzo di approvvigionamento idrico. Il suo attuale scopo è monumentale. Le condotte si sviluppano per 3,2 chilometri su una struttura alta circa 12 metri e sostenuta da 460 archi in mattoni e muratura che sostengono, sulla sommità, due canali per le acque. Ogni diciassette archi Nottolini inserì un contrafforte sia per funzioni decorative che strutturali. Inizialmente l'acquedotto avrebbe dovuto portare le acque direttamente all'interno delle Mura di Lucca, ma Nottolini modificò il progetto iniziale eliminando le 46 arcate finali verso il Baluardo San Colombano, per non compromettere l'integrità architettonica delle mura stesse. L'acquedotto dunque termina nel Tempietto di San Concordio che è in realtà una cisterna costruita dal 1823 al 1825: si tratta di un edificio a pianta circolare in stile neoclassico dorico, dove si raccoglieva l'acqua in una vasca doppia di marmo. Negli ultimi anni l'intero acquedotto in pessime condizioni.