L’edificio è raffigurato in primo piano nelle nelle vedute della Gazzada dipinte da Bernardo Bellotto conservate alla Pinacoteca di Brera a Milano.
E’ stato possibile individuare con esattezza a Gazzada la casa in questione grazie all’analisi degli intonaci cinquecenteschi e degli affreschi, rappresentanti un sole di San Bernardino tra due stemmi araldici. Tale costruzione corrisponde ancora oggi ad una porzione del fabbricato che si affaccia su via Italia Libera (allora via principale del villaggio) quasi di fronte alla chiesa della Santa Croce.
A livello della strada è tuttora possibile vedere la porta di sinistra di questo edificio dipinto dal Bellotto.
Sul lato destro della porta sporge dal muro per circa 12 centimetri un sasso, che stava alla base della scaletta in pietra che conduceva all’altra porta che si vede nel quadro, oggi murata. È plausibile ritenere che questa costruzione, tuttora di proprietà della curia, fosse la canonica, poi inglobata in altri edifici nel 1788, data incisa sulla chiave di volta del portone di quello che, attualmente, è un cortile.