Edificata nel 1215 nella loc. Faradomus, parte del più vasto Tenimento di Fiore,donato all'Abate Gioacchino da Enrico VI di Svevia, rappresenta la struttura fondativa del capoluogo silano.Il complesso abbaziale, più volte rimaneggiato nei secoli, presenta oggi un aspetto prossimo a quello originale.Dal raffinato portale archiacuto si accede all'unica grande navata, culminante con l'abside quadrangolare la cui parete di fondo presenta un tema di trafori in sette aperture, riferibile secondo alcuni studi alla teologia della Trinità di Gioacchino, e che irradia di luce lo spoglio interno aniconico.Lo splendido altare barocco in legno dorato fu realizzato nel 1740 dall'ebanista roglianese G.B.Altomare.Nella Cappella bassa di destra,sovrastante la Cripta,un'urna custodisce le spoglie di Gioacchino.In una navatella laterale sono esposte litografie del meraviglioso Liber Figurarum,raccolta di teologia figurale simboleggiante il profetico pensiero di Gioacchino da Fiore.