Fu edificata fra il 1215 e il 1234,nell'antico sito di Faradomus,parte del Tenimento di Fiore concesso da Enrico VI di Svevia a Gioacchino da Fiore,dal successore Abate Matteo.Presenta un portale in finissimo stile gotico.All'interno,in pietra nuda,la maestosa navata culmina in un'abside quadrangolare con parete di fondo caratterizzata da un tema di trafori,composto da sette aperture che illuminano l'intera chiesa; secondo alcuni studiosi,la grande finestra circolare in alto,al centro di tre oculi,richiamerebbe il mistero della Trinità e la figura del Salterio presente nel Liber Figurarum di Gioacchino.L'altare in stile barocco è opera del maestro ebanista roglianese G.Altomare. La Cappella bassa di destra custodisce le reliquie dell'abate.In una navatella laterale sono esposte le litografie delle Tavole del Liber Figurarum,splendida raccolta di teologia figurativa,simboleggiante il pensiero gioachimita.