Nella natura incontaminata delle colline senesi nei pressi di Chiusdino, nel 1180 il Cavaliere medievale Galgano Guidotti, fece erigere un cappella dove trascorse da eremita gli ultimi anni della sua vita. Cinque anni dopo, Galgano fu santificato e qualche decennio dopo, a partire dal 1224, i monaci cistercensi costruirono in suo onore una chiesa molto più grande, a croce latina con forme prese dalle chiese gotiche francesi. Ma la struttura, che fu modello in Toscana per la diffusione del gotico, già a partire dal XVI secolo iniziò a deperire e non furono sufficienti i restauri di fine '500 ad arrestare quel processo di degrado che nel corso del 1700 causò il crollo del campanile, delle volte e del tetto. Bisogna concentrarsi sui fianchi per coglierne l'originario splendore: i muri, sui quali spiccano ancora frammenti di decorazione sono aperti da monofore e bifore ogivali da cui penetra la luce che mescolandosi ai colori crea un'atmosfera suggestiva. L'interno è spettacolare: il pavimento è ricoperto da un prato verde, lo spazio è enorme, diviso in tre navate, di cui le laterali conservano il soffitto, mentre la centrale, alta, ariosa, risplende priva delle volte gotiche crollate.