Testimonianza possente del monachesimo italo-greco nel Mezzogiorno, l’abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo si trova nel cuore della Basilicata, a circa sei chilometri dall’abitato di San Chirico Raparo (PZ). L’insediamento monastico venne fondato nel X secolo ad opera di un gruppo di monaci basiliani, che utilizzarono la grotta di Sant’Angelo al Monte Raparo come primo rifugio, per i riti legati al culto di San Michele, fondandovi il cenobio originario. Edificata sulla grotta, l’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1927. E’ stata oggetto di lunghi e complessi lavori di restauro, che hanno interessato sia il corpo di fabbrica che la grotta sottostante. Il complesso monumentale rientra, inoltre, tra i siti di interesse ambientale del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. La grotta, caratterizzata dalla presenza di stalagmiti e stalattiti, ospita un’importante colonia di pipistrelli, conserva un affresco raffigurante San Michele, nonché numerose gallerie e vasche rituali, bagnate dalla fonte Trigella.