Sulle alture di Canate, poco lontano da dove un tempo sorgeva il castello di Levaggi eretto dai Genovesi nell’XI secolo, una piccola chiesetta con campanile a vela accoglie da secoli i viandanti che transitano tra i castagni sull’antico itinerario. Una cappelletta semplice, umile, discreta che invita alla pace e alla serenità.
Pur se chiusa, dalle piccole finestrelle lascia intravvedere il tesoro che da secoli custodisce: un bel dipinto su tela di grandi dimensioni che raffigura la Madonna ed alcuni santi cari alla devozione popolare. Quando questo dipinto è stato rimosso, per urgentissime necessità di restauro, grazie alla generosa donazione di una benefattrice, il muro dell’abside della chiesetta ha rivelato un affresco ancora più antico, di cui si era perduta la memoria: è riapparsa alla luce la tenera figura della Madonna che allatta Gesù Bambino, tra i santi protettori Antonio ed Egidio, abati. Una Madonna del Latte in una chiesetta quattrocentesca quasi sperduta in mezzo a boschi di castagni, dove il tempo pare essersi fermato! Quali altre sorprese potranno rivelare le pareti dell’edificio, imbiancate poco dopo il 1582 a seguito del decreto di mons. Bossio, severo visitatore apostolico? La romanica chiesetta di Recroso guarda dalla costa sovrastante la cappella, e la vicina grotta dell’uomo preistorico testimonia silenziosamente la frequentazione umana dai tempi più antichi, lungo quelle che da qualcuno furono definite strade perenni.