FAI ponte tra culture

FAI ponte tra culture

Il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale come strumento per favorire il dialogo e l’integrazione tra persone di diverse provenienze e culture

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FAI ponte tra culture

FAI ponte tra culture è la proposta della Fondazione in cui il patrimonio storico artistico, culturale e ambientale diventa strumento per favorire l’integrazione tra persone di diversa provenienza che vivono nello stesso territorio. Il progetto è nato a Brescia, ideato dall’Associazione Amici del FAI e passato poi in gestione al FAI, con l’intento di diffondersi sul territorio nazionale grazie all’operato della Rete territoriale FAI. Il patrimonio viene valorizzato non solo dal punto di vista storico e artistico ma anche antropologico, riscoprendo i legami, antichi o recenti, tra l’Italia e il resto del mondo, le reciproche influenze e connessioni.

All’origine di questo pensiero l’idea che la sensibilità artistica sia universale: tutti i popoli, in ogni epoca storica, si sono espressi con opere d’arte, ricercando un’ideale di bellezza e godimento estetico, attraverso le varie espressioni artistiche che sono state sempre occasione di scambio e dialogo tra culture.

Anche per questo il nome del progetto - FAI ponte tra culture - richiama l’immagine e il significato del ponte, luogo metaforico in cui incontrarsi in ogni campo; compresi quelli del bello e della cultura.

Una proposta culturale che ama le differenze, poiché è grazie a queste, e al continuo confronto e scambio, che l’umanità si è evoluta nel corso dei secoli.

FAI ponte tra culture persegue queste finalità mediante una traduzione operativa specifica. Attraverso la conoscenza del patrimonio, il progetto opera da un lato per favorire lo sviluppo del senso di identità e appartenenza tra persone che hanno scelto l’Italia come nuova patria e dall’altro per valorizzare la presenza di legami che uniscono il nostro paese al resto del mondo, attraverso la voce di persone che arrivano da altri paesi e culture.

Il FAI sta creando nella sua struttura territoriale dei nuovi Gruppi formati da volontari di differenti nazionalità denominati, appunto, FAI ponte tra culture, che promuovono l’organizzazione di corsi gratuiti sulla storia e l’arte italiane dedicati a persone di diverse provenienze, e favoriscono l’organizzazione di eventi e appuntamenti aperti a tutti, volti ad aumentare la conoscenza delle molte culture presenti in Italia.

In occasione delle Giornate FAI, tra le varie aperture vengono proposti anche siti FAI ponte tra culture che puntano a valorizzare gli elementi, dell’antico passato o più recenti, che legano il nostro paese al resto del mondo.

Il cittadino americano medio si sveglia in un letto costruito secondo un modello che ebbe origine nel vicino Oriente. Egli scosta le lenzuola e le coperte che possono essere di cotone, pianta originaria dell'India; o di lino, pianta originaria del vicino Oriente; o di lana di pecora, animale originariamente domesticato nel vicino Oriente; o di seta, il cui uso fu scoperto in Cina. […] Si infila i mocassini inventati dagli indiani delle contrade boscose dell'Est, e va nel bagno, i cui accessori sono un misto di invenzioni europee e americane, entrambe di data recente. Si leva il pigiama, indumento inventato in India, e si lava con il sapone, inventato dalle antiche popolazioni galliche. […] Mentre fuma legge le notizie del giorno, stampate in un carattere inventato dagli antichi semiti, su di un materiale inventato in Cina e secondo un procedimento inventato in Germania. Mentre legge i resoconti dei problemi che si agitano all'estero, se è un buon cittadino conservatore, con un linguaggio indo-europeo, ringrazierà una divinità ebraica di averlo fatto al cento per cento americano.

Da R. Linton, Lo studio dell’uomo, Bologna, Il Mulino 1973 pp.359-60.

I video - contributi di FAI ponte tra culture

L'esperienza di Torino

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La Commissione Scientifica del progetto FAI ponte tra culture

La Commissione Scientifica è l’organo autorevole di indirizzo del progetto, legittima e propone i contenuti su cui si costruiscono le attività. È formata da persone con profili personali e professionali qualificati, provenienti da diversi settori, che offrono la loro partecipazione pro bono.

  • Maurizio Ambrosini, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Milano
  • Anna Casella, docente di antropologia culturale presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia
  • Don Virginio Colmegna, presidente Fondazione Casa della Carità
  • Marco Magnifico, vice presidente esecutivo FAI e presidente della Commissione
  • Arnoldo Mosca Mondadori, poeta e scrittore
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