La biodiversità è la varietà della vita ed è ovunque intorno a noi: la troviamo nelle foreste rigogliose, tra alberi maestosi e creature selvatiche, nei fondali marini e nelle zone umide, brulicanti di specie diverse, e persino nei deserti, dove organismi straordinari si adattano a condizioni estreme. La troviamo anche vicino a noi, nei piccoli angoli di verde delle città, frequentati da api, farfalle e altri impollinatori e negli orti urbani, dove varietà agricole diverse prosperano e raccontano la storia della natura che ci circonda. Biodiversità è l’immensa varietà di esseri viventi – animali, piante, funghi, batteri – e il fitto intreccio di relazioni che lega tutti gli organismi in ecosistemi complessi e straordinari. Ma biodiversità è anche la varietà genetica che permette alla vita di adattarsi e rigenerarsi, mantenendo in equilibrio il grande meccanismo della natura. Biodiversità siamo noi, e custodirla significa preservare il nostro stesso futuro.
L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo dipendono dalla biodiversità. Gli ecosistemi, grazie alla loro straordinaria complessità, ci forniscono servizi essenziali: dalle foreste che assorbono CO₂ agli impollinatori che garantiscono la riproduzione delle piante, fino ai funghi e ai batteri che rendono fertili i suoli. Senza questa rete intricata, la vita sulla Terra non potrebbe esistere così come la conosciamo. Eppure, in un secolo di trasformazioni rapide e radicali, abbiamo messo tutto questo a rischio.
Oggi la biodiversità sta scomparendo a un ritmo mai visto prima nella storia umana. Più di un milione di specie è in pericolo di estinzione: un numero spaventoso, che ci dice quanto la rete della vita si stia assottigliando sotto il peso delle nostre azioni. Deforestazione, urbanizzazione, cambiamenti climatici, inquinamento, uso indiscriminato di pesticidi e diffusione di specie invasive stanno alterando gli equilibri naturali. Il nostro impatto sul Pianeta ha spezzato molti dei fili che tengono insieme la biodiversità e ora è tempo di ricucirli.
Abbiamo il dovere di agire, come individui e come società. Ognuno di noi può contribuire: scegliendo prodotti sostenibili, riducendo i consumi, proteggendo la natura che ci circonda. Possiamo coltivare spazi verdi, favorire la biodiversità nei nostri giardini, ridurre gli sprechi e riscoprire il valore della natura nella nostra quotidianità. Ma serve anche un impegno più grande, a livello politico e globale. È necessario ampliare le aree protette, creare corridoi ecologici, ripristinare habitat distrutti, ridurre l’uso di sostanze nocive, fermare la caccia e la pesca illegali, rafforzare le leggi a tutela del suolo e delle acque. Sono proprio questi alcuni degli obiettivi al centro delle Conferenze delle Parti (COP) sulla Diversità Biologica, i vertici internazionali nati con lo scopo di riunire governi e organizzazioni di tutto il mondo per definire strategie operative e impegni condivisi a favore della tutela della biodiversità. Spetta poi ai singoli Stati recepire questi accordi e tradurli in politiche concrete, capaci di arrestare la perdita di specie e favorire il ripristino degli ecosistemi, contribuendo così a un futuro sostenibile per il pianeta. Tuttavia, affinché tali strumenti producano risultati tangibili, è essenziale che vengano attuati con tempestività e determinazione.
La biodiversità non è solo un’eredità da preservare, ma la chiave per affrontare le sfide del futuro. Un mondo ricco di specie è un mondo più resiliente, più capace di adattarsi ai cambiamenti e di garantirci risorse essenziali. Proteggerla significa riscoprire la bellezza della natura e il nostro legame profondo con essa. Perché la biodiversità è la vita. E la vita merita di essere difesa.
Per il FAI i propri Beni diventano un banco di prova per questa sfida, infatti rappresentano anche uno straordinario patrimonio di biodiversità, con una particolare varietà di habitat, dai pascoli di Fontana Secca sul Monte Grappa alle Saline di Cagliari, una zona umida di importanza internazionale; dal giardino storico di Villa Panza alla variabilità genetica conservata nell’orto sul Colle dell’Infinito a Recanati; dal Bosco di San Francesco con la sua gestione forestale ereditata nei secoli fino alla vegetazione costiera della Baia di Ieranto con la Riserva marina come protagonista oppure al Parco di Villa Gregoriana con la sua natura lussureggiante.
All’interno di questo mondo biodiverso, il FAI opera attraverso attività di studio, di monitoraggio e di tutela delle specie, organizza eventi e incontri che si pongono l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i visitatori sulla necessità impellente di conoscere e proteggere la biodiversità dei nostri territori, per “costruire un futuro condiviso con tutte le specie” come chiesto dalle Nazioni Unite in occasione della proclamazione della Giornata Internazionale della Biodiversità celebrata ogni anno il 22 maggio.
La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera. Questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità intesa come abbondanza, distribuzione e interazione tra le diverse componenti del sistema.
In altre parole, all’interno degli ecosistemi convivono ed interagiscono fra loro sia gli esseri viventi sia le componenti fisiche ed inorganiche, influenzandosi reciprocamente. Infine, la biodiversità arriva a comprendere anche la diversità culturale umana, che peraltro subisce gli effetti negativi degli stessi fattori che agiscono sulla biodiversità.
*FONTE ISPRA
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