
Il Comitato, composto dai responsabili delle principali agenzie culturali della città, con forte radicamento nella società civile, si è costituito nei giorni scorsi per richiamare l’attenzione sulla stato di degrado di un bene dalla forte valenza simbolica ed identitaria al fine di attivare processi e reperire risorse per restaurarlo. La Porta della Libertà della Cattedrale di Troia non è solo una preziosa opera d’arte del XII sec., ma un simbolo fortemente identitario perché attraverso figure e iscrizioni, ripercorre la storia dei primi 108 anni della città e celebra la fierezza del suo popolo nel resistere alle pretese egemoniche ed accentratrici del Potere, “pro libertate tuenda”. Una pagina di storia scritta nel bronzo che rischia di andare perduta e che grazie al censimento de ‘I Luoghi del Cuore’ potrebbe essere salvata.
La Porta, che consente di accedere lateralmente alla Cattedrale, sede di una parrocchia, presenta evidenti segni di deterioramento dovuti al naturale processo di ossidazione del bronzo di cui è fatta, accelerato dagli agenti atmosferici a cui è costantemente esposta, e che la sta ricoprendo di una spessa patina che favorisce a sua volta l’accumulo delle polveri rivenienti dallo sbriciolamento della pietra del portale che la incornicia. Fenomeni di incrostazione che se non fermati potrebbero evolvere fino alla sua corrosione, mentre già oggi ne rendono ogni giorno sempre più difficile la lettura delle immagini e del testo. C’è seriamente il rischio di perdere un bene che per la comunità ha una forte valenza identitaria perché incarna quella che è stata definita l’anima eroica della “civitas troiana”.
Comune, Biblioteca Diocesana, Museo Ecclesiastico Diocesano, ufficio Turistico, ProLoco, Circolo culturale “A.Salandra”, Mensile “Aria di Troia ”, Parrocchie, Confraternite e tutta la costellazione delle Associazioni locali
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis