Il Comitato Insieme per Cime Bianche nasce a maggio 2023 allo scopo di promuovere, nella comunità valdostana e non, la difesa del Vallone delle Cime Bianche, situato tra i comprensori di Cervinia e Monte Rosa, contro la costruzione del collegamento intervallivo voluto dall’Amministrazione regionale valdostana, che sussisterebbe sul territorio protetto da normativa Europea, nello specifico nella Zona di Protezione Speciale “Ambienti glaciali del Gruppo del Monte Rosa” (ZPS-ZSC IT1204220). E’ stato fondato da un gruppo di Valdostani da anni molto attivi sul fronte della difesa del Vallone e dai tre fotografi indipendenti del Progetto "L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche". Il suo intento è unire varie realtà dentro e fuori Valle, creando sinergie concrete con lo scopo di portare il Vallone delle Cime Bianche alla salvezza. “Insieme” è la parola chiave, scelta proprio per la sua potenza evocativa. Essa celebra la meravigliosa cordata che si è creata a tutela del Vallone, nonché l’importanza che hanno nelle cause di Conservazione proprio le singole persone, che partecipano e fanno la differenza ciascuna apportando il proprio contributo. Il Comitato, senza scopo di lucro, si occupa di diffondere informazioni e sensibilizzare l’opinione pubblica regionale e nazionale sul valore ambientale e simbolico del Vallone delle Cime Bianche e sui rischi che corre. Il Comitato inoltre si occupa di portare avanti iniziative relative alla consulenza legale e tecnica per pre-contezioso e per eventuale ricorso, anche di concerto con altre associazioni, contro provvedimenti che prevedano la realizzazione dell’impianto, curando la raccolta fondi necessaria, la loro spesa e gli adempimenti amministrativi volti a conseguirne le finalità. Presidente Beatrice Feder. Tesoriere Matteo Leonardi.
Il Vallone delle Cime Bianche, di Courtod o Courthoud si trova sull’alta testata della Val d’Ayas, in Valle d’Aosta. Si estende per circa 10 km in linea d’aria, separato dalla vicina Valtournenche da possenti picchi di tremila metri. Scrigno di un formidabile patrimonio naturalistico, dominato dalle tre iconiche cime omonime, è miracolosamente giunto sino a noi intatto, seppur circondato da impianti sciistici. E’ un luogo ricco di storia che, tuttavia, non è stato compromesso dal passaggio dell’uomo. In definitiva lo si può davvero considerare uno degli ultimi grandi baluardi incontaminati delle nostre Alpi, che ha resistito indomito alla pressione e all’oppressione antropica. Il Vallone, per il suo riconosciuto pregio, fa parte della Zona di protezione speciale “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa” (IT1204220), integrata nella Rete europea NATURA 2000 ed è protetto da plurimi livelli di normativa recepiti anche dalla Regione Valle d’Aosta. Pur vantando eccezionali caratteristiche geologiche, grande varietà ambientale e una rara ricchezza in termini di biodiversità, è purtroppo gravemente minacciato. Sin dal 2015 vi si vorrebbe far passare un devastante collegamento funiviario che ne altererebbe per sempre l’aspetto e il valore ambientale, sacrificando tanta bellezza sull’altare dello sci su pista, sempre avido di nuovi spazi a quote più elevate. Il Vallone delle Cime Bianche corre il rischio, oggi sempre più concreto, di venire irrimediabilmente compromesso nella sua integrità e di perdere la sua eccezionale biodiversità. Pertanto necessita di tutela, tramite una articolata, strutturata rete di azioni volte alla sua Conservazione.
Il partner principale del Comitato Insieme per Cime Bianche, non solo in questo censimento, è il Progetto Fotografico di Conservazione “L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche”, attivo dal 2017 per la sensibilizzazione e la divulgazione della causa di Conservazione del Vallone su scala nazionale. Nell’attività non mancano costanti confronti e collaborazioni con associazioni e movimenti dentro e fuori regione, una tra tutte "Valle Virtuosa", da sempre al fianco del Comitato e del Progetto fotografico.
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