L'esposizione è parte del progetto Les Ducs des Alpes /I Duchi delle Alpi, finanziato nell’ambito del programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA (Asse III Attrattività del territorio) che unisce l'Abbazia di Hautecombe al Castello della Manta e al Castello di Racconigi, quali luoghi emblematici e simbolici della storia del casato dei Savoia.
Il Castello della Manta, conosciuto per il Salone baronale che custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi, è un luogo di grande magnificenza ancora all’inizio del Seicento. Arredi raffinati e una ricchissima biblioteca, oltre a innumerevoli capolavori artistici, costituiscono il pregevole patrimonio del palazzo di Michele Antonio e di Valerio Saluzzo della Manta. Quella «Manta ornata… d’un bellissimo castello… ameni giardini… luogo degno di essere rappresentato al vivo tra le meraviglie del Piemonte…» è rimaneggiata e ampliata proprio da Michele Antonio e dal cugino Valerio intorno alla metà del XVI secolo, quando il Marchesato di Saluzzo perde la sua autonomia, annesso dapprima alla Francia e poi al ducato sabaudo. I Savoia diventano così interlocutori indispensabili per i Saluzzo della Manta che, tra Cinque e Seicento, si distinguono come protagonisti della politica e della cultura saluzzesi, ponendosi al servizio dei duchi d’Oltralpe.
La Galleria, con il suo programma iconografico, ne è la prova più fondata. Gradevole e solare ambiente di passaggio dal Salone delle Grottesche alla Camera di Michele Antonio, grazie al restauro appena concluso, vede oggi la riapertura delle finestre sul lato di levante verso la corte interna, come nell’impostazione originaria. L’intervento fa parte del progetto Les Ducs des Alpes / I Duchi delle Alpi, finanziato nell’ambito del programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA che unisce l’Abbazia di Hautecombe al Castello della Manta e al Castello di Racconigi, quali luoghi emblematici e simbolici della storia del casato dei Savoia.
A conclusione dei lavori di restauro che hanno restituito la bellezza di un ambiente luminoso ed elegante, la piccola e preziosa esposizione Ritrovare meraviglie intende evidenziare il ricordo di uno splendido passato grazie ai libri ed ai documenti, in originale o riprodotti, della Biblioteca dello Scalone e dell’Archivio Storico del Castello di Masino, altro importante bene del FAI in Piemonte.
Iscritto FAI/Residente: ingresso gratuito
Intero: € 9
Ragazzi (6-18 anni): € 4
In auto
Autostrada A6 Torino-Savona, uscita Marene, proseguire per Savigliano e Saluzzo. Da qui seguire le indicazioni per Manta.
Con Trenitalia
I collegamenti tra Torino e Saluzzo hanno la seguente frequenza:
• 8 all’andata e 8 al ritorno, con cambio a Savigliano, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì (tempo di percorrenza totale 1h)
• 37 all’andata e 38 al ritorno il sabato fino a Savigliano con proseguimento per il Castello con autobus di linea
• 26 all’andata e 25 al ritorno la domenica fino a Savigliano con proseguimento per il Castello con autobus di linea
Si possono prendere i treni regionali da Porta Nuova con fermate intermedie a Carmagnola o Cavallermaggiore oppure il servizio ferroviario metropolitano sfm7 da Porta Susa con fermate a Torino Lingotto, Moncalieri, Trofarello, Villastellone, Carmagnola, Racconigi, Cavallermaggiore.
Dalla stazione di Saluzzo, il Castello è raggiungibile con un autobus di linea.
Castello della Manta
tel. 0175 87822
faimanta@fondoambiente.it
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