Passeggiata intorno alla Palude di Colfiorito

Passeggiata intorno alla Palude di Colfiorito

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Passeggiata intorno alla Palude di Colfiorito
Attività nella natura Appuntamento a cura di DELEGAZIONE FAI DI FOLIGNO

Accompagnati dagli "Amici della Palude di Colfiorito" si scopriranno i tesori ambientali e paesaggistici della Palude ospitata dall'omonimo altopiano.

Uno sterminato altopiano con al centro elementi di eccezionale valore: la palude omonima che raccoglie rare specie floristiche e vegetazionali e che ospita uccelli acquatici, gasteropodi e anfibi; il monte Orve ed il suo castelliere preistorico; le testimonianze archeologiche della città romana di Plestia. Il paesaggio intatto dei piani carsici e dei colli è quello, immutato della storia delle civiltà agricolo-pastorali dell'Appennino. La Palude è stata dichiarata di interesse internazionale dalla convenzione di Ramsar per le caratteristiche della sua torbiera, per le ricchezze di specie vegetali e quale habitat eccellente per l'avifauna.
Intorno ai piani carsici, in cima ai colli, sono i "castellieri", modello insediativo predominante dalla fine del X secolo a.C. fino alla conquista romana. Tra tutti i castellieri è compreso nel Parco quello di Monte Orve e, oltre all'abitato di Colfiorito, sono interni all'Area Naturale Protetta i resti dell'antica città di Plestia.

Scrigno di biodiversità
Antica armonia tra attività agricole e ambiente naturale, che si svela tra ampi altipiani dalle dolci ondulazioni in cui si alternano ambienti umidi, boschi, pascoli e campi coltivati. I Piani di Colfiorito o altopiani Plestini sono costituiti da sette conche carsiche, occupate in epoche lontane da laghi. La Palude di Colfiorito è attualmente l'unica zona degli altopiani dove l'acqua permane tutto l'anno, subendo solo oscillazioni stagionali di livello. Gli altri piani vengono allagati temporaneamente solo a seguito delle piogge.
La palude è punto di riferimento per un gran numero di uccelli, che tra il canneto costruiscono i loro nidi, si riproducono, si nutrono. Per questo nel 1995 la Regione Umbria ha deciso di proteggerla con l'istituzione di un Parco regionale. E' inserita nella Convenzione Ramsar che ne sottolinea l'importanza internazionale per gli aspetti naturalistici ed è individuata come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) dalla Comunità Europea per l'importanza a livello conservazionistico della comunità di uccelli presente.

Note importanti per la visita
Tempo di percorrenza: 2 ore Difficoltà: TE Turistico/Escursionistico. Lunghezza: 4.9 km. Dislivello: 40 m
Fondo stradale: asfalto/sterrato/naturale.
L'itinerario parte dall'area verde del Fagiolaro, all'altezza del bivio tra l'abitato di Colfiorito e Forcatura  e si sviluppa ad anello tornando al punto di partenza.
Indossare un abbigliamento consono al tipo di percorso, si consigliano scarpe da Trekking e bastoncini, antivento e antipioggia.
Ci si avvia su un percorso pedonale, parallelo alla strada per Forcatura, fino alla casa del Mollaro posta proprio a ridosso dell'inghiottitoio, e recentemente ristrutturata insieme al "Molinaccio", antica struttura che sfruttava le acque in eccesso della Palude.

Orario

Punto di ritrovo: Colfiorito Loc. Fagiolaro al bivio per Forcatura.

Modalità di partecipazione

Visita a contributo libero da versare in loco. Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente l'evento su faiprenotazioni.fondoambiente.it

Possibilità di iscriversi al FAI in loco. Per i giovani tra i 18 e i 35 anni possibilità di iscriversi e rinnovare alal speciale quota di 15 euro.

Contatti

Per informazioni: foligno@delegazionefai.fondoambiente.it

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