Visite guidate speciali
Mitiche stelle
MASSA LUBRENSE, NAPOLI
Con questo evento la Delegazione FAI di Caserta vuole portare all'attenzione dei visitatori la storia di un parco cittadino che non riesce a vedere luce.
Oltre al parco della Reggia, Caserta può vantare un altro polmone di notevoli dimensioni. Questo immenso spazio verde si trova tra il centro e la periferia est della città. Tuttavia, nessun casertano può accedervi. Al suo interno non vi sono altro che ruderi coperti da una fitta vegetazione. Il proprietario dell'area Macrico di Caserta è sempre stato l’IDSC (Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero). Per secoli questa fondazione religiosa ha utilizzato l’area come residenza vescovile con tanto di giardino e vigna. Successivamente, nel 1854, i Borbone ottennero l’acquisto in enfiteusi (una specie di affitto), dopodiché lo spazio venne convertito in un campo d’addestramento per le truppe, soprannominato inizialmente Campo di Falciano, poi Campo di Marte ed, infine, Piazza d’Armi.
Dopo la caduta del Regno, l’esercito italiano rinnovò quell’accordo destinando l’intera area alla rimessa dei carri armati, da qui la denominazione Ma.C.Ri.Co. (Magazzino Centrale Rimessa mezzi Corazzati). Nel secondo dopoguerra venne realizzata la lunga cinta muraria presente ancora oggi. Tuttavia, il Ministero della Difesa decise di spostare il magazzino altrove, abbandonando progressivamente tutta l’area. Nel 1984, la Cassazione riconobbe la proprietà dell’IDSC, riconsegnando alla curia quegli oltre 33 ettari nel cuore di Caserta.
In Campania il tetto minimo di verde pubblico per ogni abitante è fissato a 10 metri quadri. Caserta ne possiede però solo 2, ed oltre alla Reggia non vi sono parchi urbani. Allora ecco che all'inizio del Duemila iniziano pervenire all’amministrazione comunale le prime proposte di destinare l'area alla comunità casertana. Si inizia quindi a trattare, con la Chiesa che dichiara di voler concedere l’area a titolo gratuito, ma la fondazione IDSC, con un comunicato ufficiale, rivendica la proprietà dei terreni fissando il prezzo a 40 milioni di euro. Però, c’è voglia di chiudere soprattutto perché, nel frattempo, il Macrico è stato inserito nella fascia urbana F2, ovvero quella destinata al verde pubblico (non può essere realizzato nient’altro, se non infrastrutture di pubblica utilità come parchi, impianti sportivi o altre attività ricreative). Con la giunta di Pio Del Gaudio la proposta fu quella di un parco aerospaziale con musei, laboratori ed altre attività a tema. Proposta poi ripresa dalla giunta Marino. Ma il verde?
Si ringrazia fortemente la Diocesi di Caserta per aver collaborato all'organizzazione. Un grazie particolare anche a Città di CASERTA e a tutte le associazioni casertane che collaboreranno per la buona riuscita dell'evento.
Inizio ore 16.00. Ultimo ingresso ore 19.00. L'ingresso è ESCLUSIVAMENTE PEDONALE e si trova su Via Unità Italiana, Caserta (nei pressi del Monumento ai Caduti).
Evento a contributo libero con possibilità di iscrizione al FAI (per i visitatori di età 18-35 anni, alla prima iscrizione o in rinnovo, è prevista la quota promo di 15€ invece di 20€).
Per informazioni: caserta@delegazionefai.fondoambiente.it