Lo stabilimento idrovoro della Travata.

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Lo stabilimento idrovoro della Travata.
Visite guidate speciali Appuntamento a cura di GRUPPO FAI GIOVANI DI MANTOVA

Visita guidata allo Stabilimento Travata di Bagnolo San Vito, monumento di architettura idraulica tra i più importanti della pianura padana.

Lo stabilimento idrovoro la Travata è situato sull'ansa del fiume Mincio in prossimità del comune di Bagnolo San Vito. Eccezionale esempio di architettura industriale degli anni venti del '900, è un complesso di edifici con funzione di bonifica e controllo dell'irrigazione di un territorio agricolo di oltre 10000 ettari. Ci accompagneranno nella visita gli operatori del Consorzio di Bonifica Territori del Mincio che tutto l’anno monitorano l’andamento delle acque e si occupano del mantenimento dello Stabilimento.

La struttura principale è la centrale idrovora, eretta al di sopra del canale artificiale che accoglie le acque del fiume, regolate da un sistema di chiuse. Concepito in stile neorinascimentale ha un corpo centrale con eleganti archi in pietra bugnata e un muro in laterizio con piccole finestre rettangolari. Ai lati si sviluppano due padiglioni più alti a due piani, rivestiti per metà in pietra e per metà laterizio con finestre arcuate. All'interno ospita la sala macchine che contiene quattro pompe idrauliche Riva. La sala è ornata sulle pareti da eleganti arcate su pilastri decorati da motivi geometrici di sapore liberty, così come il pavimento a piastrelle romboidali. Sul fianco sinistro sorge la centrale elettrica dotata di cinque motori diesel della ditta Franco Tosi. L'edificio si compone di un nucleo rettangolare più basso, la sala macchine, con facciata identica all'impianto idrovoro e un'alta struttura posteriore a tre piani che ospita uffici e sale secondarie. La sala macchine è l'ambiente più affascinante del complesso, con le pareti scandite da arcate decorate con ricche cornici e cartelle di gusto neorinascimentale. Vicino alla centrale sorgono due edifici residenziali per gli operai.

Lo stabilimento di Bagnolo San Vito è un monumento d'ingegneria idraulica tra i più importanti della pianura padana, in una zona geografica storicamente paludosa per la ricchezza di corsi d'acqua che l'attraversano. La sua costruzione risale al 1922 per iniziativa del "Consorzio di bonifica dei Territori a Sud di Mantova", dietro l'impulso di Mussolini, per bonificare e rendere coltivabili i terreni dell'area mantovana, regolamentando il flusso dei canali d'acqua. L'impianto fu progettato da un'équipe di ingegneri capeggiata da Pietro Ploner, esperto di impianti idroelettrici, allievo dell'ingegnere Luigi Villoresi, all'avanguardia nell'impiego di tecnologie moderne per le opere di bonifica. L'impianto, comprensivo della realizzazione dei canali, entrò in azione sul finire degli anni Venti ed ancora oggi è pienamente funzionale. La realizzazione dell'impianto ha segnato un episodio d'innovazione tecnologica fondamentale per il territorio mantovano e lombardo, il cui processo costruttivo è documentato da una vasta raccolta di testimonianze documentarie e fotografiche conservate nel Museo diffuso del fiume - Conca del Bertazzolo, a Vigarolo, a ridosso del Mincio. Dal 2011 lo stabilimento è gestito dal "Consorzio di bonifica Territori del Mincio"; recentemente valorizzato per il suo eccezionale valore tecnologico e architettonico, nel 2016 è stato candidato per essere iscritto tra i siti del patrimonio Unesco.

ORARIO

Turni di visita mattino ore 9.30 – 10.30 -11.30, pomeriggio 15.00 – 16.00 – 17.00. Ritrovo in Via Ploner, 1 , 46031, Bagnolo San Vito (MN)

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

 L’evento è aperto a tutti con contributo a partire da 8 euro per gli iscritti FAI e da 10 euro per i non iscritti. Possibilità di iscriversi al FAI in loco alla quota di benvenuto FAI Giovani di 15 euro dai 18 ai 35 anni e possibilità di rinnovo alla stessa quota.

Prenotazione obbligatoria entro il 23 maggio attraverso questo link.

I posti sono limitati.

CONTATTI

Per informazioni: prenotazioni.mantova@faigiovani.fondoambiente.it

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