LA VILLA ROMANA DI COSTIGLIOLE SALUZZO, scoperte archeologiche e approcci interdisciplinari

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LA VILLA ROMANA DI COSTIGLIOLE SALUZZO, scoperte archeologiche e approcci interdisciplinari
Incontri e convegni Appuntamento a cura di DELEGAZIONE FAI DI CUNEO

Un incontro per scoprire come si lavora oggi in uno scavo archeologico: un viaggio nella storia fra chimica, biologia e indagini spettroscopiche per dimostrare che il mestiere dell'archeologo è sempre attuale e affascinante, a partire dalle ultime scoperte della "Villa Romana" di Costigliole Saluzzo

Riunite le Delegazioni FAI di Cuneo e Saluzzo - nell’anno che celebra il 30° anniversario di costituzione della Delegazione cuneese - in collaborazione con l’Università degli studi di Torino - Dipartimento di Studi Storici - propongono un incontro per presentare le nuove scoperte emerse con le indagini e gli scavi archeologici effettuati dai ricercatori e studiosi nell’area della Villa Romana di Costigliole Saluzzo.

Un’occasione importante per divulgare al pubblico un quadro aggiornato dei risultati delle ricerche archeologiche, in un cantiere che opera ormai dal 2003 e che ha portato alla luce un importantissimo insediamento romano tardoantico, esteso su una superficie di quasi 4.000 mq., che si sviluppa a partire dall’età augustea fino al V secolo dopo Cristo. Un sito ubicato in una posizione strategica, all’incontro tra lo sbocco in pianura della Val Varaita e l’importante direttrice pedemontana che univa, tra le altre, Forum Germana (attuale Caraglio) e Pedona (Borgo San Dalmazzo) al nord del Piemonte, conducendo i viandanti, attraverso le Alpi marittime, verso le Gallie.

L’esplorazione ha consentito di individuare, nel tempo, una villa romana ed un insediamento tardo antico che gettano nuova luce sulle modalità di occupazione e sfruttamento del territorio di quel periodo. La villa aveva una destinazione rustica, a controllo di un’ampia proprietà terriera, ospitando ambienti residenziali e spazi destinati alla trasformazione e stoccaggio delle derrate alimentari, come testimonia l’impianto di produzione vinicola scoperto, il primo rinvenuto nel Piemonte meridionale, tra i meglio conservati in tutta l’Italia settentrionale.

Ma sono molte le nuove scoperte che verranno illustrate nell’incontro, a dimostrazione che quello dell’archeologo è un “mestiere” sempre attuale, che contribuisce alla conoscenza storica in un quadro interdisciplinare insieme a specialisti di vari ambiti, come l’architettura, la chimica, le scienze agrarie e forestali, le scienze della terra e la biologia, che ricorrono a molteplici tecniche di indagine e analisi di laboratorio, come la termoluminescenza o la spettroscopia. 

Introducono: Roberto Audisio Capo Delegazione FAI di Cuneo, e Marco Piccat Capo Delegazione FAI di Saluzzo.

Presentano: Diego Elia e Valeria Meirano, del Dipartimento Studi Storici dell’Università di Torino

Intervengono: Nicolò Masturzo, Patrizia Davit, Monica Gulmini, Danila Cuozzo, Stefano Raimondi, Paola Ruffa, Daniela Torello Marinoni, Daniele Castelli, Evdokia Tema, Sergio Enrico Favero Longo, Laura Guglielmone e Fulvio Fantino, afferenti a cinque dipartimenti dell'Università di Torino (Dipartimenti di Studi Storici, Chimica, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Scienze della Terra, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi) e alla società “Turin Thermoluminescence Analysis

Conclude: Silvia Giorcelli Bersani del Dipartimento di Studi Storici insieme ai direttori scientifici della missione costigliolese

ORARIO

Accredito ore 9.00 - inizio incontro ore 9.30

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Evento gratuito

Capienza sala 120 posti: si suggerisce la prenotazione su faiprenotazioni.fondoambiente.it

Possibilità di iscriversi al FAI in loco

CONTATTI

Per informazioni: cuneo@delegazionefai.fondoambiente.it

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