Visite Accompagnate › Appuntamento a cura di DELEGAZIONE FAI DEL SALENTO JONICO

Nell¿ambito delle manifestazioni natalizie volute dal Comune di Gallipoli, la Delegazione FAI del Salento Jonico apre due gioielli della cittadina: il Teatro Garibaldi e la Chiesetta di S. Giuseppe entrambi nel centro storico di Gallipoli. Visite accompagnate dai volontari FAI nella magica atmosfera del Natale.

Il Teatro Comunale di Gallipoli è stato costruito a proprie spese nel 1825 dall’allora Presidente del Consiglio di Terra d’Otranto, il nobile Bonaventura Balsamo (colto mecenate), che lo intitolò “Teatro del Giglio”, per rievocare lo stemma dei Borbone. A seguito del tracollo economico della famiglia Balsamo, il teatro fu espropriato ed acquisito nel 1874 dal Comune di Gallipoli, che affidò il progetto di restauro all’ingegnere Oronzo Bernardini di Lecce, artefice del bellissimo Teatro Paisiello di Lecce. La struttura venne arricchita con una nuova facciata neoclassica a colonnato dorico e di un foyer. Sulla trabeazione situata in facciata si può ammirare lo stemma della città. Il nuovo Teatro, che fu intitolato a Giuseppe Garibaldi, totalmente restaurato, venne inaugurato nel 1879 con la rappresentazione di una scena lirica composta dal maestro gallipolino Gaetano Briganti. Vanto della Città di Gallipoli viene considerato tra i più antichi teatri in Puglia. Richiama il Teatro San Carlo di Napoli, cui il progettista si è certamente ispirato. Un vero gioiello con pianta a staffa di cavallo, un ampio vestibolo e doppio ordine di palchi. Le sedie della platea una volta erano cento, di legno di faggio, infisse a terra in 19 file divise al centro da un corridoio di passaggio. Il soffitto e le pareti sono arricchiti da intagli lignei e da magnifici dipinti di artisti locali e di scuola napoletana. Il pavimento in parquet di rovere che ha sostituito il vecchio rovinato pavimento di legno. I palchi e le pareti laterali sono arricchiti da stucchi dorati a motivi floreali.

La chiesetta di S.Giuseppe sorse nel 1630 circa sul luogo della precedente chiesa bizantina di S. Elia, demolita nel 1581. Chiusa al culto per lunghi anni, fu riaperta nel 1887. Fu sede sin dall’inizio della Confraternita di S. Giuseppe fino al 1904. Ristrutturata e abbellita con stucchi del XVIII sec, presenta elementi tombali di epoca alta medioevale. Sul piccolo campanile sopravvive l’antica campana. Pianta ad ala unica con volta a crociera, all’interno un esuberante altare lapideo. Sulla suggestiva facciata l’antico stemma vescovile.