Una rassegna di aperitivi letterari, a cura di Roberto Galaverni, che si terrà il 5 e 26 luglio e 30 agosto all’Orto sul Colle dell’Infinito per Sere FAI d’Estate. Tre incontri con alcune tra le più apprezzate e riconosciute giovani voci poetiche del panorama nazionale, dedicati al tema del rapporto tra natura e poesia, alla luce dell’opera e del pensiero leopardiano. Azzurra D’Agostino, Isabella Leardini e Franca Mancinelli si alterneranno tra riflessioni, lettura di poesie proprie, di Leopardi, ma anche di poeti d'ogni tempo e luogo sul Colle dell’Infinito, cuore dell’immaginario poetico italiano.
L'infinito, questa straordinaria poesia dell'immaginazione scritta da Leopardi nel 1819, e che sembra non conoscere limiti e confini, affonda infatti le sue radici nelle più immediate percezioni sensibili e in un territorio ben determinato e circoscritto, il Colle appunto, con lo splendido, gentilissimo Orto che ne corona la sommità e che rappresenta la sede ideale per la rassegna, che anche quest'anno verrà organizzata e promossa in loco dal FAI.
Tra natura e poesia, tra poesia e natura (e appunto Leopardi), il ciclo di incontri intende intercettare alcuni degli argomenti più vivi e condivisi del nostro presente, e insieme, della nostra comune eredità culturale, a partire appunto dal rapporto tra l'uomo e la natura, di quella visione del mondo che ha ispirato Leopardi, tra senso di realtà e visione, tra contemplazione della bellezza e avventura dell’animo.
Al termine di ciascun incontro sarà possibile partecipare a un momento conviviale con una box aperitivo a base di prodotti tipici del territorio marchigiano.
Roberto Galaverni, curatore della rassegna è critico letterario.
È stato docente di Poesia italiana presso il Master di poesia contemporanea dell’Università di Urbino e tiene corsi di scrittura creativa, convegni e seminari letterari. È fondatore e consigliere del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Scrive soprattutto di poesia e narrativa del secondo Novecento e collabora con il «Corriere della Sera», «Alias», «Nuovi Argomenti» e con Rai Radio Tre. Ha pubblicato nel 1996 l’antologia Nuovi poeti italiani contemporanei (Guaraldi) e nel 2002 la raccolta di saggi critici Dopo la poesia. Saggi sui contemporanei (Fazi). Tra le ultime pubblicazioni e curatele: Poesie italiane 2017 – Scelte da Roberto Galaverni (Elliot 2018), P.P.P. Poesie per Pasolini (Mondadori 2022).
Franca Mancinelli è nata a Fano nel 1981. Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui Mala kruna (Manni, 2007), Libretto di transito (Amos Edizioni, 2018) e Tutti gli occhi che ho aperto (Marcos y Marcos, 2020; Premio Europa in versi e Premio San Vito al Tagliamento). Una sua silloge poetica è inclusa in Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012). Fa parte del progetto europeo “Versopolis”. Suoi testi sono stati tradotti in più di quindici lingue. In inglese si può leggere tutta la sua opera, con traduzione di John Taylor, in quattro libri editi da The Bitter Oleander Press e Black Square Editions (New York). Conduce laboratori di ascolto e di esperienza della parola poetica (per Teatro Valdoca, Feltrinelli Education, Scuola Holden) e collabora con la Fondazione Pordenonelegge come giurata dei premi “Umberto Saba”, “Esordi”, “I poeti di vent’anni”. Con Rossana Abis cura la collana di poesia Cantus firmus per AnimaMundi edizioni.
L'attenzione alla natura è il tratto qualificante della poesia di Franca Mancinelli. Nei suoi versi il destino individuale appare addirittura inconcepibile se sottratto, non importa se nella gioia o nel dolore, a quella basica dimensione naturalistica a cui la creatura umana appartiene e che dovrebbe sempre riconoscere come propria. Nella sua poesia piante e animali compongono un'autentica mappa, una trama ricchissima di segnali e di ammonimenti attraverso cui comprendere e misurare se stessi e il proprio posto nel mondo. Il libro aperto della natura può diventare così una voce che parla di semplicità e di armonia di contro alla cecità e alla superbia umane: «Quanti animali migrano in noi / passandoci il cuore, sostando / nella piega dell'anca, tra i rami / delle costole, quanti / vorrebbero non essere noi, / non restare impigliati tra i nostri / contorni umani».
Isabella Leardini è nata Rimini, dove vive, nel 1978. Ha pubblicato i libri di poesia La coinquilina scalza (Niebo/La vita felice, 2004), Una stagione d’aria (Donzelli, 2017) e il saggio sulla poesia e sulla scrittura poetica Domare il drago (Mondadori, 2018). È inclusa in diverse antologie italiane e internazionali, tra cui Les Poètes de la Méditerranée (Gallimard, 2010), Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012), Grand Tour (Hanser, 2019). Nel 2023 ha curato l'antologia Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento (Vallecchi). Ha fondato e diretto il festival della poesia giovane “Parco Poesia” di Riccione e Rimini. Insegna Scrittura Creativa all’Accademia di Belle Arti di Venezia e conduce laboratori di poesia, con particolare attenzione all'ambito scolastico. Dirige il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e cura le collane di poesia per le edizioni Vallecchi di Firenze.
Tra le autrici più riconosciute della sua generazione, Isabella Leardini ha coniugato nella sua poesia l'attenzione alla dimensione individuale, interrogata nelle sue passioni più accese, nei suoi sogni e, insieme, nella sua fragilità, con la dimensione naturale e più generalmente atmosferica. L'aria, l'acqua, il fuoco, gli uccelli, le piante, gli animali, nei suoi versi costituiscono il riferimento costante per leggere e interpretare le vicissitudini anche più intime dell'io poetico. «Mi piace riconoscerci nei voli / e nei riposi brevi degli uccelli. / Le nostre sono stanze nascoste / come nidi venuti su tra i rami / la vita gli ha già dato un nome / quando arrivano a toccare l'erba». Nella sua attività letteraria, Leardini unisce poi una particolare competenza poetica con la dimensione pedagogica e, in particolare, con l'insegnamento della poesia e della scrittura poetica ai ragazzi.
Azzurra D’Agostino è nata nel 1977 a Porretta Terme, dove vive. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia, tra cui D'aria sottile (Transeuropa, 2011; finalista al Premio Viareggio-Repaci), Canti di un luogo abbandonato (Sassiscritti 2013; Premio Carducci) e Quando piove ho visto le rane (Valigie Rosse, 2019). Le sue ultime pubblicazioni di poesia sono Messaggi al Presidente (Le Lettere, 2024) e Cosmic Latte (Marcos y Marcos, 2025). Ha scritto e pubblicato per Whitestar-Vivida alcuni libri a tema onirico-folklorico e un mazzo di oracoli basato sulla chiromanzia. Ha pubblicato vari albi illustrati per gli editori Giunti, Fatatrac, Electa Kids Mondadori, e i romanzi per ragazzi Il giardino dei desideri (De Agostini Planeta, 2020), Ghost light-insieme fuori dal buio (Giunti, 2023), La notte in cui ho ucciso Kurt Cobain (Il Castoro, 2024), Cora nella città dritta (Erikson, 2025), L’avvocato del fiume (LSWR, 2025). Scrive per il teatro e conduce laboratori di poesia per persone di tutte le età.
Fin dalle sue prime prove poetiche e narrative Azzurra D'Agostino ha mostrato una particolare attenzione al rapporto tra la comunità umana e il mondo naturale, nonché alla possibilità di una loro vicendevole e armonica integrazione. Nei suoi versi, si tratti dell'italiano o del dialetto della sua terra natia (è nata e vive in un paese dell'Appennino tosco-emiliano), si parla di donne e di uomini, di anziani e di bambini, di piante e di animali, con grazia e insieme con profondità, con uno sguardo sempre rivolto alla conservazione della parte migliore, ma anche più esposta alla dimenticanza, del nostro retaggio antropologico. Il suo sguardo poetico fine e garbato, ma inseme acuto e penetrante, (ama in modo particolare la poesia Wislawa Szymborska, non a caso), è dotato di una singolare benevolenza verso il mondo e le sue tante, diverse creature. In una poesia tratta da una imitazione leopardiana scrive: «Dove vai? Dove voli tutta sola? / Chiede l'ape alla foglia dalla soglia / di un petalo di rosa. Vado – risponde quella – / dove va ogni altra cosa, come il fiume e la stella».
Iscritti FAI: gratuito
Intero: € 9
Ridotto 0-5 anni: gratuito
Ridotto 6-18 anni: € 5
Studenti 19-25 anni: € 5
Persone con disabilità: gratuito
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 24
Box aperitivo acquistabile presso il bookshop
Per informazioni:
Tel. 0714604521
Mail faiortoinfinito@fondoambiente.it
In auto: dall’autostrada A14 prendere l’uscita Loreto – Porto Recanati. Proseguire seguendo le indicazioni per Recanati.
In treno: stazione di Ancona. Proseguire in autobus per Recanati, linea R.
In autobus: partenza autobus di linea da Macerata, Ancona e Loreto
Per informazioni sulla località, suggerimenti di itinerari culturali e nella natura o spunti per il pernottamento, consigliamo di consultare il sito MyRecanati.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis