L’Antica Salina Camillone di Cervia si prepara alla ripartenza

L’Antica Salina Camillone di Cervia si prepara alla ripartenza

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L’Antica Salina Camillone di Cervia si prepara alla ripartenza
Dal territorio

27 marzo 2024

Grazie al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo per “I Luoghi del Cuore” è stato avviato progetto di sistemazione del capanno ligneo posto al centro delle vasche salanti dell’Antica Salina Camillone che ne consentirà la rinascita dopo l’alluvione dello scorso anno.

È in avvio il progetto Restyling dell’area di visita della Salina Camillone presentato al Bando “I Luoghi del Cuore” nel 2023 e che sarà realizzato grazie al contributo messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo e al cofinanziamento del Gruppo culturale Civiltà salinara.

Grazie al voto di 9.333 persone all’undicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” nel 2022, l’Antica Salina Camillone si è posizionata al 24° posto nella classifica nazionale, ottenendo la possibilità di partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni censimento, mettendo a disposizione dei luoghi più virtuosi una serie di contributi economici.
Il progetto di valorizzazione, presentato dal Gruppo culturale Civiltà salinara, si concentrerà sulla sistemazione dell’area di accoglienza della salina di Cervia, rendendola più confortevole e sicura per il pubblico; è prevista infatti l’installazione di una staccionata di contenimento a protezione del pubblico lungo il canale che scorre vicino alla salina, il posizionamento di nuove panchine in legno, la realizzazione di un pannello informativo che aiuterà il pubblico nella comprensione del luogo e della sua importanza per Cervia nei secoli, oltre alla realizzazione degli attrezzi tradizionali in legno, che vengono ancora oggi utilizzati dai volontari del Gruppo per la produzione del sale e dai visitatori per calarsi nei loro panni.

camillone
Camillone
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Coltivata dal Gruppo culturale Civiltà salinara, l’Antica Salina Camillone produce il sale ancora come un tempo.

Si tratta dell’unica superstite delle 149 saline a raccolta multipla, un sistema antichissimo attribuibile all’epoca romana esistente prima della trasformazione del 1959, ovvero del passaggio a lavorazione meccanizzata, e per questa sua straordinarietà costituisce la sezione all’aperto di MUSA Museo del Sale di Cervia.

A mantenere viva e attiva la salina sono i volontari del Gruppo culturale Civiltà salinara che conservano i “saperi” della produzione con l’antico sistema artigianale.

Gravemente danneggiata dall’alluvione che ha colpito l’area ravennate nel maggio 2023, la salina e le sue strutture necessitavano di una serie di interventi di cura e riqualificazione, anche per poter assicurare la prosecuzione della suggestiva esperienza “salinaio per un giorno”, che permette a chiunque di fare esperienza in prima persona di un mestiere secolare, parte integrante della vocazione di questo territorio.

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Il podcast di "Narrate, gente, la vostra terra" dedicato alla Salina Camillone di Cervia

La Salina Camillone raccontata da Alessandra Bollini

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L’area della Salina Camillone, dove si trova anche un capanno per il riparo dei tradizionali attrezzi in legno per la raccolta e sistemazione del sale, è stata completamente invasa dall’acqua con conseguenti danni di notevole portata.

Gli argini e i fondi della salina sono stati compromessi ma anche gli attrezzi, riposti nel capanno, hanno subito grossi danni e in alcuni casi non erano più utilizzabili.

Il progetto che FAI e Intesa Sanpaolo hanno scelto di sostenere prevede una serie di interventi necessari e urgenti per poter dare continuità alla produzione del sale con l’antico metodo artigianale ma anche per garantire ai numerosi turisti che ogni anno visitano la salina di poter comprendere fino in fondo l’antica tradizione della raccolta del sale, salvaguardando un patrimonio culturale di grandissimo valore.

«Il FAI ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il progetto di valorizzazione dell’Antica salina Camillone di Cervia (RA) e il grande impegno del Gruppo culturale Civiltà salinara nel preservare quell’antico sapere dell’estrazione del sale e della cura della salina, che ben si lega con l'attenzione che il FAI rivolge alla tutela dei saperi tradizionali e l’attività che la stessa Fondazione svolge alle Saline Conti Vecchi di Cagliari, Bene FAI in Sardegna. Inoltre, la partecipazione alla rinascita della salina, simbolo purtroppo del cambiamento climatico, si inserisce nella missione di sensibilizzazione e attivazione sul tema urgentissimo del cambiamento climatico che il FAI svolge attraverso la campagna #FAIperilClima», commenta Federica Armiraglio, Responsabile FAI per la Campagna “I Luoghi Cuore”.

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