Il restauro degli affreschi dell’abside della chiesa di S.Eufemia

Il restauro degli affreschi dell’abside della chiesa di S.Eufemia

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Il restauro degli affreschi dell’abside della chiesa di S.Eufemia
Dal territorio

21 settembre 2022

Durante il mese di agosto si è concluso il restauro degli affreschi dell’abside della Chiesa di S. Eufemia, reso possibile grazie al 10° censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso da FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che era stato avviato all’inizio della stagione estiva.

Nel 2020 il Gruppo FAI di Sebino Franciacorta coinvolse don Lorenzo Meneghini, parroco di S. Martino di Nigoline, nella raccolta voti per la Chiesa di S. Eufemia a Nigoline di Corte Franca (BS), molto cara agli abitanti per la sua collocazione all’interno del cimitero e per l’eccezionalità storico-artistica. In breve tempo, grazie all’attivazione di parrocchiani e volontari FAI, 6.487 persone hanno votato per la chiesa, permettendole così di classificarsi al 51° posto nella classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore” e al 18° posto in Lombardia.

A seguito di questo risultato la Parrocchia di Corte Franca ha potuto candidare il progetto di restauro degli affreschi dell’abside al Bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento. Il progetto, che prevedeva la conservazione del ciclo di affreschi rinascimentale dedicato a Santa Eufemia e delle lunette che illustrano la passione di Cristo, è stato valutato positivamente e ha ottenuto un contributo di €9.250 da FAI e Intesa Sanpaolo, oltre ad aver beneficiato di cofinanziamenti sia del Comune di Corte Franca sia della Parrocchia di S. Martino.

L’intervento di restauro sull’intero ciclo di affreschi

I lavori, sotto il controllo del nuovo parroco don Francesco Gasparotti, sono stati affidati ai restauratori Andrea e Bruno Regonesi di Arte&Arte di Zanica (Bergamo) e sono iniziati a fine giugno.

Tutte le superfici pittoriche necessitavano di un urgente intervento di restauro, soprattutto nella fascia della zoccolatura e del registro con le storie della Santa. Il progetto di restauro ha quindi coinvolto l’intero ciclo di affreschi, compresa la fascia alla base dei riquadri dipinti dove corre una scritta che spiega le immagini. Si è aggiunto in ultimo anche il recupero dell’arco santo con la raffigurazione dei profeti.

A seguito di uno studio dei testi inerenti il ciclo pittorico e le sue vicessitudini conservative, è stato possibile stabilire che la tecnica artistica impiegata è quella del “mezzo-fresco” che si contraddistingue per due momenti di esecuzione: la realizzazione di una base ad affresco, con intonaco ancora umido, e l’esecuzione delle parti più dettagliate o che impiegano specifici pigmenti con tecnica a secco con legante di calce.

Il restauro è stato dunque realizzato per fasi: prima un preconsolidamento generale e a seguire è stata eseguita la pulitura a secco, la desalinizzazione, la pulitura a impacco, per poi procedere a un consolidamento in profondità, al consolidamento superficiale e, infine, alle rimozioni di materiali incompatibili derivanti da restauri precedenti e alla stuccatura e microstuccatura delle lacune e risarcimento degli intonaci.

Prima e dopo i restauri - particolari di alcuni affreschi

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Questo intervento si è posto a coronamento di numerosi recuperi effettuati negli anni passati, concreta garanzia dell’attenzione degli enti locali per questo bene, contribuendo alla valorizzazione di un’opera di elevato valore storico e documentale, per la quale si auspica un’apertura più continuativa e programmata.

I commenti

«Vorrei ringraziare il FAI, l'amministrazione comunale e i volontari che hanno reso possibile quest'opera di salvaguardia dell'esistente. Nella logica della sinergia, sempre più necessaria nelle nostre realtà, siamo riusciti a preservare un bene che è un patrimonio inestimabile, sia dal punto di vista della fede sia dal punto di vista della cultura, perché fra le testimonianze più antiche del nostro territorio, certamente vi sono le chiese e in particolare questa chiesa. Mi piace qui ricordare Don Lorenzo Medeghini, mio predecessore a Nigoline, che tanto aveva fatto perché Sant'Eufemia potesse diventare Luogo del Cuore. Lo ringrazio per la sua grande lungimiranza e premurosa determinazione».
Don Lorenzo Medeghini, Parroco di Corte Franca

«La Chiesa di S. Eufemia a Nigoline è per me un Luogo del Cuore fin da quando, appena trasferita a Corte Franca da Brescia, ne spiavo gli affreschi dalla finestrella della parete di fondo durante le prime passeggiate alla scoperta di questo bellissimo territorio. A distanza di anni, fresca di delega come Assessore alla Cultura, ho seguito le fasi finali del restauro dell’organo Cadei, adoperandomi a organizzare un gruppo di volontari che aprisse la chiesa ai visitatori nelle domeniche estive. È stato dunque con grande entusiasmo che, appena eletta Sindaco, ho aderito alla raccolta voti organizzata dal FAI e contribuito economicamente al restauro conservativo degli affreschi che oggi giunge a compimento. L’auspicio è che questo luogo, tanto importante per la nostra comunità che qui conserva e onora i propri cari da sempre, possa entrare a far parte di un Museo Diffuso della Franciacorta, capace di attirare l’attenzione di visitatori interessati a scoprire la storia e l’identità del nostro territorio. Ciò sarà possibile, ancora una volta, solo grazie all’impegno di tutti coloro che si sono adoperati per giungere al risultato che oggi presentiamo e che ci rende orgogliosi di custodire tanta bellezza nel nostro Comune».
Anna Becchetti, Sindaco di Corte Franca

«Il FAI e Intesa Sanpaolo hanno scelto di sostenere il recupero di questo ciclo di affreschi, sia per la sua importanza sia per rendere sempre più nota questa piccola chiesa di campagna, che come spesso accade in Italia, custodisce un grande patrimonio. La comunità di Corte Franca ha dimostrato attraverso la raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” la valenza identitaria di questo luogo ed è stata quindi la volontà delle persone a permettere questo risultato. Ora il FAI si augura che il territorio riesca a fare rete e a essere sempre più scoperto e valorizzato, anche attraverso la creazione del Museo Diffuso».
Federica Armiraglio, Responsabile FAI per il progetto “I Luoghi del Cuore”

«Storia e fede, colori degli affreschi e tranquillità del posto. Sant'Eufemia è davvero un Luogo del Cuore in tutti i sensi, perché unisce pregevoli aspetti artistici ad un’impagabile posizione paesaggistica. La nostra presenza a S. Eufemia risale alla FAI Marathon dell’ottobre del 2016 e da allora il Gruppo FAI di Sebino Franciacorta ne ha proposto più volte la visita, accogliendo sempre molti apprezzamenti e consensi. In particolare ci siamo affezionati a S. Eufemia, figura di suprema dignità e fermezza d’animo che, pur nella sequenza di torture e violenze, non mostra mai il minimo cedimento, cosa che il pittore rende nell’aspetto immutabile della giovane, il volto sereno e l’abito ordinato. È stato perciò inevitabile partecipare a un progetto come il censimento I Luoghi del Cuore e al successivo bando. E ora siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti».
Maria Luisa Lazzari, Capogruppo FAI di Sebino Franciacorta

«Il cantiere di restauro di S. Eufemia mi ha permesso di mettere in pratica le conoscenze teoriche e pratiche consolidate durante il tirocinio appena svolto presso i Musei Vaticani. Lo studio delle condizioni conservative dell’opera, comprese quelle indotte dai passati restauri, l’esecuzione di prove tecniche e l’impiego di strumenti d’indagine portatili, ha permesso di stabilire il modus operandi da adottare. L’intervento conservativo ha consentito di restituire le cromie e la leggibilità delle decorazioni e delle raffigurazioni offuscate dai depositi, rispettando il passaggio dell’opera nella storia».
Andrea Regonesi, restauratore

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