Il FAI per Scala dei Turchi: ieri, oggi e domani

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Il FAI per Scala dei Turchi: ieri, oggi e domani
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13 gennaio 2022

Da molti anni il FAI, grazie al Censimento de I Luoghi del Cuore, e insieme a istituzioni e associazioni, si impegna nella tutela e nella salvaguardia dell'integrità di Scala dei Turchi, un luogo sottoposto a vincolo paesaggistico di rara bellezza, ma purtroppo anche fragile.

Scala dei Turchi in provincia di Agrigento è uno dei principali poli di interesse paesaggistico di tutta la Sicilia, ed è stato più volte utilizzato come ambientazione di film e serie tv, ma purtroppo questa bianca parete rocciosa che si erge a picco sul mare è stata anche protagonista di atti di abusivismo e vandalismo. Come il recente imbrattamento con polvere di ossido di ferro – gli autori sono già stati identificati e denunciati - che ha colorato la candida roccia calcarea di un rosso inquietante, prontamente ripulito da tecnici e volontari del Comune di Realmonte.

Le colonne del New York Times del 13 gennaio hanno ripreso la notizia degli atti vandalici a Scala dei Turchi sottolineando l’impegno immediato delle istituzioni e della società civile per cancellare lo scempio, con un'intervista a Giuseppe Taibi, Capodelegazione FAI di Agrigento, già Presidente FAI Sicilia:

«Scala dei Turchi è di fatto patrimonio dell'umanità e deve essere protetta».

Questo meraviglioso angolo di Sicilia, Luogo del Cuore da molti anni, è sottoposto a vincolo paesaggistico, ma non è sempre stato così.

“Paesaggio, legalità e lotta all’abusivismo”

Negli anni Ottanta un piano di lottizzazione aveva permesso l’avvio di un cantiere per la costruzione di un complesso alberghiero proprio sulla spiaggia ai piedi della Scala dei Turchi. I lavori furono bloccati nel 1992, perché il sito fu riconosciuto “di particolare pregio” ed è oggi “protetto e immodificabile”. Nel 2013 l’ecomostro è stato abbattuto, proseguendo, poi, con l'abbattimento del secondo immobile che sorgeva a picco sulla scogliera. Una battaglia giudiziaria, con il FAI costituito nei processi e pronto a finanziare l’operazione di ripristino del luogo, che ha portato nel 2016 all'inaugurazione di un belvedere e successivamente al suo ampliamento.

Grazie, infatti, all’interessamento del Comune di Realmonte, della Procura di Agrigento, del FAI, di Legambiente, della Prefettura di Agrigento, delle Forze dell’Ordine, della Regione Siciliana, della Soprintendenza, dell’Università e, soprattutto, di un consistente numero di cittadini singoli e associati, questo progetto ha vinto l’importante menzione “Paesaggio, legalità e lotta all’abusivismo” in occasione del Premio Nazionale del Paesaggio del 2017.

Il progetto del FAI

Alla bonifica dell'area è seguito il recupero, con la posa di una staccionata in legno non solo dal lato del mare ma anche verso la strada, in modo da permettere il solo accesso pedonale. Un pannello didattico dedicato alle peculiarità geologiche e storiche – antiche e recenti – della Scala dei Turchi racconta il significato di questo intervento, che ha ripristinato la legalità e ha consentito di recuperare la bellezza di questo paesaggio, assicurando la pubblica fruizione dell'area.

Il progetto prevede anche la piantumazione di cinque pini marittimi e, simbolicamente, pone l'accento sull'emergenza climatica degli ultimi mesi: a causa dei recenti temporali, due pini marittimi del belvedere sono stati divelti e lo scorso 23 dicembre il Comune di Realmonte, in collaborazione con la Delegazione FAI di Agrigento e il Comitato FAI Realmonte Città della Scala dei Turchi, ha messo a dimora i primi due pini dei cinque previsti.

Come spiega meglio il presidente del Comitato Nuccio Zicari: «Il messaggio simbolico immediato che vogliamo dare è quello di rimediare alla perdita dei due arbusti. Seguirà la realizzazione del progetto di piantumazione di tutti gli esemplari di macchia mediterranea come previsto dal progetto del FAI».

Si aggiunge, dunque, un altro fondamentale tassello per la promozione, fruizione e conservazione dell'importante sito ambientale agrigentino, come ha dichiarato Giuseppe Taibi: «La messa a dimora di questi due pini marittimi è stato un regalo di Natale per tutto il territorio, un traguardo che si è realizzato grazie alla collaborazione tra istituzioni e associazioni. Desidero, per questo motivo, ringraziare la Sindaca di Realmonte, Sabrina Lattuca, le istituzioni e le associazioni che nel tempo hanno contribuito a questo importante risultato nella tutela e nella salvaguardia dell'integrità di questo luogo speciale, ma purtroppo anche fragile».

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