I Luoghi del Cuore per Tomba degli Scudi

Condividi
I Luoghi del Cuore per Tomba degli Scudi
Campagne

04 luglio 2016

Nella Necropoli di Monterozzi a Tarquinia, sito UNESCO nella provincia di Viterbo, grazie a un contributo di 24.500 euro messo a disposizione da I Luoghi del Cuore sarà restaurata questa eccezionale testimonianza della civiltà etrusca.

È stato presentato alla stampa stamattina nella Sala dell'ex Consiglio Nazionale, alla presenza della Direttrice Generale del MiBACT Antonia Pasqua Recchia, dalla Soprintendente Alfonsina Russo e da Federica Armiraglio, responsabile FAI per “I Luoghi del Cuore”, il progetto dedicato al Restauro della camera centrale della Tomba degli Scudi di Tarquinia (VT) da poco avviato.

La Tomba degli Scudi è una delle più grandi tombe etrusche conservate a Tarquinia all'interno della Necropoli dei Monterozzi, dal 2004 sito Unesco, insieme alla necropoli di Cerveteri. In particolare le tombe di Tarquinia, definite dagli studiosi il “primo capitolo” della pittura italiana, sono un eccezionale documento per la riscoperta del mondo etrusco, del quale ci forniscono preziose informazioni sulla vita quotidiana e sul rapporto di questa civiltà con la sfera della morte e dell'ultraterreno.

Un luogo di riconosciuto valore archeologico, storico e culturale, da decenni chiuso al pubblico ma capace di incuriosire e appassionare non solo gli studiosi: in occasione della VII edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, nel 2014, la Tomba degli Scudi ha raccolto infatti 5.681 voti, una grande mobilitazione alla quale FAI e Intesa Sanpaolo, storico partner del progetto “I Luoghi del Cuore” hanno risposto stanziando un contributo di € 24.500. I fondi andranno a finanziare l'intervento di restauro della pellicola pittorica dell'ambiente principale della Tomba, le cui pareti riccamente decorate versano in un precario stato di conservazione a causa del delicato equilibrio climatico del luogo, con l'obiettivo di rendere finalmente il bene non solo tutelato, ma anche fruibile e godibile da tutti

La Tomba degli Scudi rappresenta un tipico esempio di ipogeo gentilizio del primo ellenismo (350 - 300 a.C.) e fu costruita allo scopo di celebrare le virtù e il rango della famiglia Velcha, importante e potente gens tarquiniese. Il monumento deve la sua denominazione al fregio d'armi che decora la camera di fondo, che evidenzia forse il ruolo svolto in campo militare dai membri della famiglia aristocratica.

La pianta della Tomba simula quella di una casa con atrio centrale su cui si aprono tre ambienti, dei quali solo il vano al centro e la camera in fondo sono decorati.

È proprio la stanza centrale la più interessante, sia dal punto di vista architettonico che per la ricca decorazione pittorica. Le scene, disposte nella parete frontale e in quella destra, raffigurano due coppie: la prima composta da un uomo semisdraiato su un letto da banchetto (kline) e dalla donna seduta ai suoi piedi, identificabili come Larth Velcha, il proprietario del sepolcro, e sua moglie Velia Seithiti; la seconda che rappresenta i genitori del capostipite della famiglia Velcha: Velthur Velcha e Ravnthu Arpthnai. Sulla parete d'ingresso sono rappresentate scene di corteo che alludono al viaggio verso l'aldilà di Larth Velcha, scortato dai littori, a sottolineare la dignità della sua carica magistratuale. L'importanza dell'apparato pittorico è notevolissima anche per la presenza di iscrizioni in etrusco con i nomi e cognomi delle persone rappresentate ed il loro cursus honorum, permettendo di collegare la famiglia Velcha, proprietaria dell'ipogeo, ad altre famiglie di città etrusche limitrofe, come Vulci, Cerveteri, Veio.

Come sostenere il restauro degli altri ambienti Enti e I cittadini hanno la possibilità di sostenere i lavori di recupero della Tomba degli Scudi anche tramite il decreto Art Bonus. La Tomba degli Scudi è stata infatti inserita tra gli interventi di manutenzione e restauro di beni culturali pubblici cui destinare l'erogazione liberale per completare il recupero della seconda camera e delle due laterali.

L'intervento di restauro appena avviato, promosso grazie a “I Luoghi del Cuore”, si concluderà entro il 2016 e oltre a consentire il recupero dell'ambiente principale della Tomba, permetterà ai visitatori di scoprire questo luogo prezioso attraverso alcuni strumenti di comunicazione innovativi. Ma la Tomba degli Scudi sarà un “cantiere aperto”, fruibile in alcune occasioni speciali anche durante i lavori, grazie all'impegno e alla disponibilità della Delegazione FAI di Viterbo, che curerà delle aperture eccezionali. Il calendario delle aperture sarà presto consultabile sul sito iluoghidelcuore.it

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te