06 agosto 2024
Proteggere i Beni FAI dagli eventi climatici sempre più violenti e improvvisi che si verificano ogni anno è fondamentale. Le attività di conservazione programmata che la Fondazione ogni anno intraprende sulle coperture, i serramenti e le superfici esterne dei Beni (il cosiddetto “involucro edilizio”) garantiscono maggiore durabilità, resistenza e protezione dalle intemperie e dagli eventi atmosferici estremi, diminuendo il rischio di danni più consistenti.
Per questo la conservazione programmata può essere considerata una valida strategia di adattamento al cambiamento climatico per salvaguardare il patrimonio storico.
Grazie ai tanti italiani che hanno scelto di destinare il loro 5x1000 al FAI abbiamo potuto realizzare molti interventi in questo ambito, dalla manutenzione delle coperture del Castello di Masino a Caravino (TO), alla conservazione delle finestre e delle persiane di Villa e Collezione Panza a Varese e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA), per un totale complessivo di oltre 146.000 euro, interamente coperti dai contributi raccolti.
Le coperture del Castello di Masino, realizzate con antichi coppi in laterizio, coprono una superficie complessiva di circa 4.000 mq, con geometrie molto articolate e spesso aree difficilmente raggiungibili con gli abituali mezzi di sollevamento di cantiere. Per ovviare al montaggio di onerosi e ingombranti ponteggi, è stato studiato l’inserimento di apposite “linee vita”: cavi e ganci d’acciaio ancorati alla struttura dei tetti che permettono agli operatori di lavorare in sicurezza, senza dover costruire ponteggi esterni. Al Castello sono state adeguatamente studiate le possibili soluzioni in base alle caratteristiche di ogni falda, alla presenza di passaggi per raggiungerle (come lucernari o piccole finestre esistenti) e alle proposte tecniche presenti sul mercato, al fine di garantire la massima sicurezza e il minimo impatto estetico.
Grazie all’installazione di questi presidi, si è potuto intervenire sui manti di copertura della manica di Ponente, dove l’azione sempre più violenta degli eventi atmosferici ha portato alla rottura, sbeccatura e scivolamento dei coppi, che, perdendo il loro corretto posizionamento, hanno lasciato alcuni punti scoperti, dai quali la pioggia è riuscita ad insinuarsi. L’intervento ha previsto la ricorsa dell’intero manto, con il recupero di 640 coppi in laterizio esistenti e il ripristino della sua completa funzionalità; laddove necessario si sono rifatte le parti ammalorate e sostituiti gli elementi degradati con le stesse tecniche e materiali esistenti. I circa 120 coppi nuovi sono stati dipinti con una leggera velatura dai restauratori per renderli più simili agli esistenti.
Al Castello siamo intervenuti anche sui rivestimenti a intonaco del fronte nord e del porticato posto sul fronte cosiddetto delle Meridiane, dove l’esposizione poco soleggiata ha favorito la proliferazione di muschi e licheni e la formazione delle tipiche macchie di colore scuro. Gli intonaci sono stati consolidati, stuccati e trattati affinché sia inibita in futuro la crescita di muschi e licheni.
A Villa Menafoglio Litta Panza, gli oltre 200 vani di finestra o portefinestre, insieme a più di 170 porte interne, compongono un prezioso patrimonio storico e materiale che documenta l’evoluzione del gusto e della tecnologia tra XVII e XX secolo.
Ogni anno una porzione di questi serramenti storici viene restaurata con interventi di conservazione definiti ad hoc a seconda delle condizioni di conservazione di ogni singolo elemento.
Nel 2023 sono stati restaurati i serramenti di finestre e portefinestre del primo piano della corte d’onore della Villa, a completamento dei lavori eseguiti nel 2020, per un totale di 16 finestre e portefinestre. A queste si aggiungono 26 coppie di persiane su più fronti della Villa e su una porzione del fronte est dell’ala dei Rustici rivolta verso Piazza Litta.
Le ante delle finestre e delle persiane sono state smontate, pulite e trattate sia nella parte in legno che nella ferramenta - il cui corretto funzionamento è stato verificato, stuccate e rimesse in squadra laddove necessario ed infine riverniciate.
Lo stesso approccio è utilizzato a Villa Della Porta Bozzolo, dove si conservano ancora alcuni particolari serramenti settecenteschi, e dove ogni anno si programma il restauro di una porzione degli oltre 200 serramenti. Nel 2023 sono state restaurate 18 finestre e 4 coppie di persiane di fine Ottocento/inizio Novecento.
Sia gli interventi di manutenzione dei tetti sia gli interventi di restauro dei serramenti sono stati studiati nel minimo dettaglio per verificare le emissioni di CO2 generate dall’intervento. Il settore edilizio è uno dei più impattanti a livello ambientale, e la Fondazione ha intrapreso negli ultimi anni un percorso sempre più attento anche nei suoi interventi di restauro. Per loro natura gli interventi di conservazione non hanno impatto ambientale tanto alto quanto gli interventi di nuova costruzione: il riuso e il restauro del patrimonio esistente non implicano l’acquisto di grandi quantitativi di nuovi materiali o componenti, ma l’utilizzo di materiali di recupero e l’applicazione di tecnologie e materiali tradizionali naturali, compatibili con la materia storica e meno emissivi.
In totale l’intervento sulle coperture del Castello di Masino ha provocato 0,25 t di CO2 equivalente, contro i quasi 2 di un intervento della stessa natura ma con l’utilizzo di materiali nuovi. Il restauro degli infissi di Villa Panza ha comportato 0,72 t di CO2 equivalente, contro le oltre 2,7 che avrebbe provocato l’installazione di nuovi serramenti. Un risparmio rispettivamente dell’87% e del 74% di emissioni di CO2.
Un’ulteriore conferma che la conservazione e il restauro del patrimonio costruito sono una risposta attuale e concreta alle istanze che il cambiamento climatico ci porta ad affrontare ormai quotidianamente.
Firmare e inserire il codice fiscale del FAI 80 10 20 30 154 nelle caselle Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei Beni culturali e paesaggistici e nella casella Sostegno agli Enti del Terzo Settore è un gesto semplice, che non costa nulla, ma che vale molto: grazie al 5x1000 riusciamo, infatti, a sostenere i lavori di conservazione programmata in altri Beni del FAI e proteggere, così, il nostro prezioso patrimonio di storia, arte e natura.
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