Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore: il restauro degli affreschi

Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore: il restauro degli affreschi

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Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore: il restauro degli affreschi
Dal territorio

25 marzo 2022

La Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore a Modica (RG) si è classificata al 6° posto dell’ultima edizione de “I Luoghi del Cuore”. Il progetto di recupero della chiesa bizantina è partito grazie al contributo messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo.

Il 22 marzo scorso sono iniziati i lavori di restauro degli affreschi della Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore a Modica (RG), finanziati dal FAI e Intesa Sanpaolo con un contributo di 19.000 euro, assegnato nell’ambito del 10° censimento "I Luoghi del Cuore".

Nel 2020, 30.226 persone hanno votato la Chiesa rupestre, facendole raggiungere il 6° posto nella classifica nazionale, risultato che ha permesso alle associazioni culturali “Centro Studi sulla Contea di Modica” e “Associazione Culturale VIA” di partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni censimento a favore dei monumenti che hanno raggiunto una soglia minima di voti. Finalmente il progetto di recupero della chiesa bizantina è partito, grazie al cofinanziamento del Comune di Modica, dell’azienda Acqua Santa Maria e del gruppo Edilzeta Zaccaria.

La Chiesa Rupestre di San Nicolò a Modica

Scoperta nel 1987 da Duccio Belgiorno, grazie al racconto di alcuni ragazzi che avevano casualmente individuato tracce di affreschi in una grotta di Via Grimaldi, la Chiesa rupestre rappresenta, con il suo palinsesto, una delle testimonianze più significative del Medioevo siciliano. La Chiesa, nel 1992 venne acquistata dal Centro Studi sulla Contea di Modica, che si è occupato, attraverso scavi archeologici, di riportare alla luce le varie stratigrafie che testimoniano la sua evoluzione. Il piccolo edificio, che si trovava in pessimo stato di conservazione anche a causa di usi impropri – fu utilizzato anche come garage - è costituito da un ambiente di circa 45 metri quadrati e da un’abside semicircolare con affreschi di epoca bizantina, che mostrano il Cristo Pantocratore circondato da angeli. Lungo le pareti è visibile una seduta ottenuta dalla roccia calcarea in cui è scavata la chiesa. L’edificio rappresenta la traccia più evidente e conservata di architettura rupestre bizantina nell’area dei Monti Iblei ed era probabilmente il luogo di culto del quartiere grecofono altomedievale della città.

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Le iniziative culturali legate al “Luogo del Cuore”

In relazione al riconoscimento ottenuto attraverso il Bando “I Luoghi del Cuore”, le associazioni culturali VIA e Centro Studi hanno organizzato, nei primi mesi del 2022, varie iniziative culturali: conferenze online, tour culturali per le scuole e percorsi di alternanza scuola lavoro. Si è appena concluso il ciclo di conferenze in streaming dal titolo “San Nicolò Inferiore. Vivere e pregare in grotta” che ha visto il coinvolgimento di archeologi e docenti come il prof. Giovanni Di Stefano, il prof. Toni Puma, il dott. Saverio Scerra, archeologo della Soprintendenza di Ragusa, il dott. Santino Alessandro Cugno, la dott. Salvina Fiorilla e il dott. Giuseppe Terranova, i quali hanno tenuto incontri dedicati al fenomeno del trogloditismo nel Val di Noto, di cui San Nicolò Inferiore rappresenta una preziosa testimonianza. Gli incontri hanno avuto un buon seguito e sono ancora disponibili sulla pagina Facebook della Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore. Inoltre, il Comune di Modica finanzierà delle visite guidate al Parco Archeologico di Cava Ispica rivolte gratuitamente a tutte le scuole della città che hanno sostenuto la Chiesa durante il censimento.

I lavori di restauro, affidati alle ditte Gaetana Ascenzo Restauri e Methodos di Valeria Mallia, permetteranno di tramandare alle future generazioni un bene di inestimabile valore, simbolo della nostra identità, che merita di essere salvato e preservato.

«Il FAI ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il restauro degli affreschi della Chiesa di San Nicolò Inferiore a Modica (RG), non solo in virtù dell’importante sesto posto nazionale al censimento I Luoghi del Cuore 2020, ma anche per la rilevanza storico-artistica e l’urgenza di intervenire. E ancora, per l’efficacia delle azioni proposte da due associazioni locali molto attive e attente, che hanno saputo coniugare la tutela del Patrimonio con il coinvolgimento delle persone che i luoghi li vivono e in cui si riconoscono, attraverso un’articolata azione educativa. Tra le tante attività intraprese a livello locale, un ruolo di rilievo è dato infatti al coinvolgimento delle scuole, a cui il FAI dedica da sempre grande attenzione e numerosi progetti, perché l’educazione che porta alla scoperta, alla conoscenza e all’impegno per il patrimonio culturale è il miglior investimento per crescere comunità coese, che possono riconoscersi nei territori che vivono».

Federica Armiraglio, Responsabile del progetto I Luoghi del Cuore

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