Il Castello di Masino è un’importante dimora millenaria immersa in un parco monumentale. Il Bene appartiene al FAI dal 1988 e prima di allora, alla nobile famiglia dei conti Valperga di Masino fin dalle origini, che si attestano intorno all’anno 1000. Il castello sorge su un’altura che domina la piana del Canavese antistante la suggestiva barriera della serra morenica di Ivrea. Questa posizione privilegiata ha costituito nei secoli il suo punto di forza, ma costituisce anche una fragilità. La posizione, infatti, legata alla particolare conformazione del terreno e all’abbondante presenza di acqua nel sottosuolo, costituita da cisterne e pozzi, espone il Castello a frequenti danni causati da eventi temporaleschi e fulmini.

I fulmini sono uno tra gli eventi naturali più pericolosi che possono colpire il Bene: oltre a eventuali danni strutturali esterni, causati dalla fulminazione diretta, vi sono anche i rischi derivanti da fulminazioni indirette e sovratensioni dall’ambiente circostante, che possono provocare guasti rilevanti all’interno dell’edificio. Recenti studi condotti da alcuni ricercatori americani dimostrano che la crescita delle temperature globali potrebbe causare un deciso aumento dei fulmini che colpiscono la Terra, rendendo il problema oggi ancora più significativo.

In particolar modo, negli ultimi anni, i fenomeni che si registrano numerosi nella stagione estiva si sono fatti non solo più intensi ma anche più violenti. Le apparecchiature elettroniche e gli impianti elettrici sono i primi a riportare danni in seguito alle fulminazioni. Anche gli elementi architettonici e gli alberi monumentali presenti nel Parco e nei pressi del Castello sono stati oggetto di violente scariche. Nel 2018, per esempio, un fulmine ha colpito una grande quercia causandole la rovinosa caduta sul labirinto: i danni registrati sono stati ingenti.

Il sistema Euthalia tecnologia Ingelva

Si è reso pertanto necessario pensare a un sistema di protezione dalle fulminazioni: il sistema Euthalia tecnologia Ingelva ha incontrato le esigenze del FAI.

In primo luogo perché il sistema si basa su un approccio attivo: lavorando sulla prevenzione e mantenendo in equilibrio il campo magnetico che si forma durante i fenomeni temporaleschi riduce le alterazioni e quindi la possibilità del formarsi del canale per la scarica. L’approccio preventivo è la principale caratteristica che lo contraddistingue dai tradizionali parafulmini. La protezione proposta, inoltre, risulta efficace sia sulle scariche elettriche dirette che su quelle indirette e anche su quelle causate dalle sovratensioni e dalle sovrafrequenze che arrivano dall’ambiente circostante.

In secondo luogo perché i sistemi Ingelva garantiscono una grande discrezione in termini di impatto estetico. Ogni elemento è stato studiato con attenzione per ottenere un impatto estetico minimo, pur garantendo e mantenendo la massima efficacia ed un grado di prevenzione completo.

Il sistema di protezione Euthalia tecnologia Ingelva installato al Castello di Masino rappresenta dunque un buon punto di equilibrio tra una tecnologia di difesa efficace e innovativa e l’attenzione nel preservare le caratteristiche architettoniche delle strutture che protegge. Il sistema di protezione collaborerà all’obiettivo del FAI che è quello di prendersi cura e di proteggere i Beni affinché tutti possano viverli.