Ad Assisi la seconda tappa di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”

Ad Assisi la seconda tappa di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”

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Ad Assisi la seconda tappa di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”
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15 dicembre 2021

Dal 18 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022 giunge ad Assisi la mostra itinerante “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”, presso il Museo Diocesano e Cripta di San Rufino e la Chiesa di Santa Croce all’interno del Bosco di San Francesco.

Inaugurata il 21 settembre scorso a Varese presso Villa e Collezione Panza, la mostra itinerante “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” approda ad Assisi il 18 dicembre 2021, Giornata Internazionale dei Migranti, e sarà possibile visitarla fino al 27 febbraio 2022.

Le opere degli artisti nella Collezione Genesi denunciano violazioni inaccettabili e suscitano riflessioni che rimandano ai massimi problemi dell’umanità e a questioni esistenziali, personali e collettive. Gli stessi temi, seppure in forma meno esplicita, emergono anche dalla storia dei luoghi in cui questa mostra fa tappa, a dimostrare che il patrimonio culturale deve essere tutelato non solo per il suo valore storico e artistico, ma anche perché testimonia e promuove valori fondamentali per la civiltà di ieri, di oggi e di domani.

Progetto Genesi al Bosco di San Francesco

Al Bosco di San Francesco ad Assisi (proprietà del FAI dal 2008), ad esempio, la spiritualità cristiana che promana ad ogni passo lungo i sentieri e nella piccola chiesa benedettina di Santa Croce si fonde con la spiritualità laica del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, in una radura dello stesso bosco: un’opera d’arte (donata al FAI dall’artista nel 2011) che è un simbolo della necessità urgente di ritrovare l’armonia con la natura per garantire un futuro all’umanità. In occasione della mostra, la Chiesa di Santa Croce, parte del complesso monastico benedettino risalente al XIII secolo restaurato, tutelato e gestito dal FAI nel Bosco di San Francesco, ospita un’opera della Collezione Genesi: il video Embrace (1995) dell’artista cileno Alfredo Jaar, nel quale due bambini, visti di spalle, si abbracciano guardando una scena tragica che al pubblico non è dato di vedere. L’opera dialoga con lo spazio che la accoglie poiché, nella stessa direzione dello sguardo dei due bambini, vi è la pala d’altare, datata 1643, che raffigura il lignum crucis, ossia la Croce in sé priva della figura di Cristo. La relazione tra opera e contesto innesca così un corto circuito simbolico tra il sacrificio di Cristo, che si incarna nella Croce, e la tragedia della guerra in Ruanda, di cui gli stessi bambini sono vittime, che l’artista ha ritratto in quest’opera piena di umanità e di speranza.

Progetto Genesi offre al FAI l’occasione di sottolineare nel racconto dei suoi Beni l’attualità e l’universalità del messaggio sociale che essi custodiscono ed esprimono.

Infine, oltre ad ospitare le opere della Collezione Genesi in tre dei suoi Beni, il FAI coglie l’occasione di questo progetto per valorizzare il contributo dei suoi volontari impegnati nell’iniziativa FAI Ponte tra culture: cittadini italiani, ma di origine straniera, che collaborano con il FAI nella sua opera di valorizzazione del patrimonio culturale, di cui arricchiscono il racconto sottolineando contatti e intrecci tra culture diverse. Oltre 40 podcast, fruibili dal pubblico attraverso il proprio smartphone, raccolgono le loro testimonianze dirette, personali e talvolta commoventi, scaturite dalle opere in mostra.

Presso la Chiesa di Santa Croce, all’interno del Bosco di San Francesco, il FAI propone anche una serie di incontri, gratuiti e destinati a tutti, con la curatrice Ilaria Bernardi. Le date saranno comunicate sui canali social del Bosco di San Francesco e dell’Associazione Genesi.

Per maggiori informazioni clicca qui

Live Tag - workshop partecipativo online per tutti

Il 22 dicembre 2021 alle ore 17:30 non perdetevi il workshop online che invita il pubblico a contribuire con i propri #tag a catalogare i temi e le suggestioni delle opere della mostra “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”.

Così come nel linguaggio dei social network un #tag viene usato per condividere contenuti, i #tag scelti dai visitatori diventano oggetto di condivisione tra i partecipanti e daranno forma a un’installazione collaborativa ispirata dalla mostra.

Per informazioni e prenotazioni al workshop clicca qui.

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