I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
VILLA FAVARD DI ROVEZZANO E IL SUO PARCO

VILLA FAVARD DI ROVEZZANO E IL SUO PARCO

FIRENZE

567°

POSTO

28

VOTI
Condividi
VILLA FAVARD DI ROVEZZANO E IL SUO PARCO
La Villa Favard, con l’omonimo parco che la circonda, si trova nella località di Rovezzano, a Firenze, da non confondere con l’altra omonima villa, realizzata per conto della medesima committente e ad opera dello stesso progettista, che si trova a Firenze, nel centro della città, prospiciente Via Palestro. La villa fu denominato anticamente “Palagio dei Pini”, per gli ombrosi pini che la circondavano, e appartenne inizialmente, alla fine del Duecento, alla famiglia patrizia fiorentina dei Cerchi. La vittoria a Firenze dei Guelfi Neri, nel 1302 comportò la distruzione o comunque confisca delle proprietà dei Cerchi, capi della fazione sconfitta dei Bianchi Alla famiglia Cerchi subentrò perciò la famiglia Riccardi, che ricostruì l'edificio, e ad essa subentrarono nel 1493 i Bartolini Salimbeni che dettero incarico all' architetto fiorentino Baccio D'Agnolo di restaurare l'edificio e di progettare la sistemazione dello spazio esterno. La villa dalle forme architettoniche medievali assunse quindi l’aspetto di un edificio rinascimentale con tutto attorno un ampio parco. La facciata della villa, venne poi ulteriormente rimaneggiata agli inizi del Seicento ad opera dell’architetto Giulio Parigi. Nel corso di questa risistemazione voluta dai Bartolini Salimbeni fu ulteriormente migliorata anche la struttura dell'edificio e la dotazione arborea del giardino. Nel 1829 la villa venne poi venduta da Maria Bartolini Salimbeni al Principe Stanislao Poniatowski, nipote del re di Polonia, il quale avviò importanti lavori di tra-sformazione alla medesima e al giardino assegnati al giovane all'architetto Giuseppe Poggi. Nel 1855 il Principe Poniatowski, ormai stabilitosi in Francia e quindi lontano dall’oneroso interesse per la villa ne vendette la proprietà alla Baronessa Fiorella Suzanne Favard de l’Anglade, che decise di proseguire la ristrutturazione già avviata dando ancora incarico all'architetto Giuseppe Poggi. Egli realizzò quindi la parte fondamentale dell’intervento nel pieno degli anni di Firenze Capitale d’Italia, apportando alla villa, al giardino e alla tenuta agricola circostante quella profonda integrazione strutturale dell’insieme che caratterizza ancora oggi l’equilibrata armonia del suo organismo architettonico. L’architetto realizzò poi anche una monumentale cappella gentilizia, in cui successivamente alla morte fu sepolta la Baronessa Favard. L’architetto Poggi riorganizzò infine anche il vasto parco che in precedenza era stato trasformato nel corso della lunga evoluzione storica in un giardino “all’italiana”, integrando questa dimensione in una strutturazione più ampia “all’inglese”, contraddistinta dall’armonia delle forme e dall’assenza di elementi geometrici per definire lo spazio. La Villa Favard ospita oggi la sede distaccata del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, di Firenze, mentre il parco che la circonda è pubblico e aperto alla cittadinanza. L'ingresso principale è in Via Rocca Tedalda 451 e secondario in Via Aretina 511, a Firenze.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

567° Posto

28 Voti
Censimento 2020

937° Posto

203 Voti
Censimento 2018

13,636° Posto

6 Voti
Censimento 2016

26,800° Posto

1 Voti
Censimento 2003

46° Posto

33 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

502°
93 voti

Palazzo storico, dimora storica

EX MANICOMIO SAN SALVI

FIRENZE

574°
21 voti

Altro

IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE DELL'ANCONELLA

FIRENZE

583°
12 voti

Chiesa

CHIESA SAN TOMMASO A BARONCELLI

BAGNO A RIPOLI, FIRENZE

591°
4 voti

Area urbana, piazza

BORGO DI RIMAGGINO

BAGNO A RIPOLI, FIRENZE

Scopri altri luoghi simili

10°
17,993 voti

Palazzo storico, dimora storica

VILLA MIRABELLINO DEL PARCO DELLA REGGIA DI MONZA

MONZA, MONZA E DELLA BRIANZA

12°
17,091 voti

Palazzo storico, dimora storica

CASTELLO DUCALE

MARIGLIANO, NAPOLI

37°
7,337 voti

Palazzo storico, dimora storica

VILLA PALLAVICINI A RIVAROLO

GENOVA

48°
5,698 voti

Palazzo storico, dimora storica

IDROSCALO E PALAZZO BRASINI TARANTO

TARANTO

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

VILLA FAVARD DI ROVEZZANO E IL SUO PARCO

FIRENZE

Condividi
VILLA FAVARD DI ROVEZZANO E IL SUO PARCO
La Villa Favard, con l’omonimo parco che la circonda, si trova nella località di Rovezzano, a Firenze, da non confondere con l’altra omonima villa, realizzata per conto della medesima committente e ad opera dello stesso progettista, che si trova a Firenze, nel centro della città, prospiciente Via Palestro. La villa fu denominato anticamente “Palagio dei Pini”, per gli ombrosi pini che la circondavano, e appartenne inizialmente, alla fine del Duecento, alla famiglia patrizia fiorentina dei Cerchi. La vittoria a Firenze dei Guelfi Neri, nel 1302 comportò la distruzione o comunque confisca delle proprietà dei Cerchi, capi della fazione sconfitta dei Bianchi Alla famiglia Cerchi subentrò perciò la famiglia Riccardi, che ricostruì l'edificio, e ad essa subentrarono nel 1493 i Bartolini Salimbeni che dettero incarico all' architetto fiorentino Baccio D'Agnolo di restaurare l'edificio e di progettare la sistemazione dello spazio esterno. La villa dalle forme architettoniche medievali assunse quindi l’aspetto di un edificio rinascimentale con tutto attorno un ampio parco. La facciata della villa, venne poi ulteriormente rimaneggiata agli inizi del Seicento ad opera dell’architetto Giulio Parigi. Nel corso di questa risistemazione voluta dai Bartolini Salimbeni fu ulteriormente migliorata anche la struttura dell'edificio e la dotazione arborea del giardino. Nel 1829 la villa venne poi venduta da Maria Bartolini Salimbeni al Principe Stanislao Poniatowski, nipote del re di Polonia, il quale avviò importanti lavori di tra-sformazione alla medesima e al giardino assegnati al giovane all'architetto Giuseppe Poggi. Nel 1855 il Principe Poniatowski, ormai stabilitosi in Francia e quindi lontano dall’oneroso interesse per la villa ne vendette la proprietà alla Baronessa Fiorella Suzanne Favard de l’Anglade, che decise di proseguire la ristrutturazione già avviata dando ancora incarico all'architetto Giuseppe Poggi. Egli realizzò quindi la parte fondamentale dell’intervento nel pieno degli anni di Firenze Capitale d’Italia, apportando alla villa, al giardino e alla tenuta agricola circostante quella profonda integrazione strutturale dell’insieme che caratterizza ancora oggi l’equilibrata armonia del suo organismo architettonico. L’architetto realizzò poi anche una monumentale cappella gentilizia, in cui successivamente alla morte fu sepolta la Baronessa Favard. L’architetto Poggi riorganizzò infine anche il vasto parco che in precedenza era stato trasformato nel corso della lunga evoluzione storica in un giardino “all’italiana”, integrando questa dimensione in una strutturazione più ampia “all’inglese”, contraddistinta dall’armonia delle forme e dall’assenza di elementi geometrici per definire lo spazio. La Villa Favard ospita oggi la sede distaccata del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, di Firenze, mentre il parco che la circonda è pubblico e aperto alla cittadinanza. L'ingresso principale è in Via Rocca Tedalda 451 e secondario in Via Aretina 511, a Firenze.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2003, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te